Polstrada, Petriccione si presenta: si al controllo ma la priorità è la prevenzione – IL CIRIACO

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“Il rispetto della legalità passa anche per il rispetto delle norme del codice della strada ed educare i guidatori è assoluta priorità per noi. I veicoli sono una componente importante della nostra vita ma possono diventare strumenti capaci di fare grossi danni. La nostra attività, che deve essere di contrasto ma anche soprattutto di prevenzione, si configura soprattutto nell’educazione stradale”.

Questa la linea tracciata da Alfredo Petriccione nella sua conferenza di insediamento come nuovo dirigente della Sezione Polizia Stradale di Avellino. Il trentaseienne, già con esperienze a Torino e a Napoli, dove ha ricoperto la carica di dirigente del centro operativo autostradale. L’insediamento vero e proprio, in realtà, è avvenuto lo scorso 13 luglio ma l’emergenza epidemiologica ha ritardato l’iter di presentazione.

“Nella mia pregressa attività ho seguito tanti eventi che hanno riguardato anche questa Provincia. È una Provincia tranquilla che si estende in un vasto territorio, prettamente montuoso. Ci sono delle problematiche delicate, specialmente in inverno, un periodo dell’anno che non è  molto lontano”.

Un mix, dunque, tra attività di prevenzione e di controllo, comunque importante per limitare al minimo le infrazioni.

“Nel caso della A16 dove si è resa necessaria l’installazione di alcuni box per gli autovelox. Mi avete segnalato che alcuni utenti sono rimasti molto sorpresi da questa azione ma abbiamo dovuto per fare prevenzione e, laddove necessario, repressione perché in taluni casi abbiamo dei superamenti dei limiti abbastanza consistenti. D’altronde tra Avellino e Baiano abbiamo anche il sistema tutor. Tutto è atto alla tutela della circolazione stradale”.

In questo primo mese di lavoro, comunque, tutto è andato per il meglio e il neo dirigente traccia già un bilancio di quanto fatto.

“Possiamo già fare un bilancio estivo e devo dire che è buono: sul territorio avellinese la sinistrosità è modesta. Abbiamo comunque degli eventi dei quali bisogna preoccuparsi per ridurre al minimo ogni tipo di problema. In questa particolare stagione estiva, abbiamo comunque avuto una circolazione consistente, anche a fronte del sostanziale immobilismo legato al periodo del lockdown. C’è stata una forte ripresa, specialmente nella A16 che ci collega alla Puglia. Il 15 poi, a Ferragosto, c’è stato  grande movimento dalle province di Napoli, Caserta e Benevento verso l’Irpinia. Anche per quanto concerne la viabilità del traffico ordinaria abbiamo avuto un incremento”.

Diversa la questione per quanto riguarda la stagione invernale, da sempre molto più complicata per l’Irpinia.

Sappiamo che gli eventi nevosi possono influire molto in queste zone. Sicuramente la stagione invernale ci vedrà direttamente impegnati, anche perché in ambito autostradale le nostre pattuglie ricordo che sono esclusive. Sappiamo che la A16 ha delle vicende un po’ tormentate e non voglio entrare nel merito, ma negli ultimi giorni è stata riaperta la seconda corsia di marcia per tutta la tratta ed il traffico ha ricominciato a scorrere tranquillo. Anche il raccordo con Salerno, che non è propriamente una autostrada, viene monitorata da noi, così come l’Ofantina. Nella prima abbiamo dei problemi legati alla circolazione di mezzi pesanti che possono creare problemi e disagi all’utenza quando perdono parte del carico, mentre nella seconda ci sono dei lavori in corso che non dipendono da noi. In vista della ripresa delle scuole dobbiamo cercare di non creare disagi”.

Il focus, comunque, sarà sul rispetto del codice della strada. Specialmente sul tratto autostradale.

“Le norme comportamentali sono quelle che ci destano i maggiori problemi, a partire dall’utilizzo dei telefoni cellulari quando si è alla guida. Le sanzioni nei confronti dei trasgressori sono l’unico importante mezzo che abbiamo. Altro problema è quello dell’utilizzo delle cinture, il cui utilizzo è comunque più alto rispetto ad altre province. Infine ci sono la guida in stato d’ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. La prevenzione per questo tipo di problema, nella quale ci impegniamo direttamente anche grazie alla collaborazione con altre forze dell’ordine, è l’unica arma davvero efficace”.

E questo processo può avvenire solo tramite la giusta e puntuale esecuzione di progetti e piani a lungo termine.

“Ci sono progetti importanti, anche a livello nazionale, come il progetto Icaro col quale dialoghiamo con le scuole. Purtroppo non so se quest’anno, nel quale molte attività di prossimità sono un po’ congelate, riusciremo a svolgere totalmente la nostra attività, ma troveremo una soluzione per educare in primis i futuri guidatori”

 

 

 

 



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