Premio Cesare Ventre, oggi la cerimonia – Corriere dell’Irpinia

0
36



Sarà consegnato oggi il premio intitolato a Cesare Ventre. L’iniziativa organizzata da Radio Notte Stereo Web è in programma alle 18 a Bellizzi presso la sede del Comitato di Quartiere a Piazza Napoli.

A coordinare l’incontro il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa e Marika Borrelli. Tanti gli ospiti.

Ventre è stato giornalista, storico, speaker radiofonico e tanto altro. Anche poeta. “Tra le tue pietre, nei tuoi angoli, nel crepuscolo che saluta il giorno, nei volti di ogni mattino, nelle sere umide e piovose, nei giorni lontani e prossimi, di unione e di festa…il suono del tuo campanile mi riporterà al tuo tempo lontano che non conosco ma che voglio scoprire”. E’ una delle tante poesie che Cesare Ventre ha dedicato a Bellizzi, dove è nato e vissuto, una comunità che tanto amava, che lo ha amato

Cesarino è morto lo scorso gennaio all’età di 62 anni per un malore improvviso. E’ stato tante cose, un personaggio difficile da definire. E’ stato un cantastorie della tradizione orale e nello stesso tempo un rigoroso storico, ricercatore d’archivio di documenti sull’ Irpinia, su Napoli e sul Mezzogiorno – aveva un debole per i Borboni – autore di saggi – tra questi “Bellizzi nelle cronache” -, e di poesie, giornalista, collaboratore della redazione culturale del Quotidiano del Sud, protagonista di numerosi programmi Tv, conduttore di Radio Notte Stereo – web radio diretta di Sandro Urciuoli. Cesarino è stato più che un tifoso, un appassionato ed esperto di calcio e dello sport in generale, prima portiere poi mister della squadra di calcio “Bellizzi”. E’ stato allenatore di “Contrada Bellezze” che più volte ha trascinato alla vittoria del Palio della Botte. Cesare è stato poeta. “Tra le tue pietre, nei tuoi angoli, nel crepuscolo che saluta il giorno, nei volti di ogni mattino, nelle sere umide e piovose, nei giorni lontani e prossimi, di unione e di festa…il suono del tuo campanile mi riporterà al tuo tempo lontano che non conosco ma che voglio scoprire”. E’ una delle tante poesie che Cesare Ventre ha dedicato a Bellizzi, dove è nato e vissuto, una comunità che tanto amava, che lo ha amato.

Cesarino, per chi lo ha conosciuto, è stato un maestro da marciapiede, saggio e ironico, che insegnava spesso con una grassa risata, un po’ canzonatoria, come per smascherare una bugia e insegnare che accettare e dire la verità è più giusto e utile per se stessi e gli altri. Con questo spirito, Cesarino, giovane senza età, ha attraversato diverse generazioni, rappresentando una fonte inesauribile di aneddoti e racconti di vita, di allegria, saggezza, gentilezza, dimostrando sempre un innato senso della giustizia, una prodigiosa empatia, una predisposizione all’altro inteso come prossimo a cui ci si avvicina, senza retorica, con amore e spirito di servizio.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here