AVELLINO – Ines Fruncillo tira dritto. Manda in soffitta gli ultimi tentativi di presentarsi alle Amministrative di Avellino con un centrodestra “unito ma allargato”, e annuncia per venerdì la presentazione ufficialmente del candidato a sindaco di Fratelli d’Italia: Modestino Iandoli. Il titolo dell’evento pubblico, organizzato per venerdì 10 maggio alle 18:30 in Corso Vittorio Emanuele (ad angolo con via Iannaccone), è “Inaugurazione della sede del coordinamento provinciale”, ma sarà in realtà il battesimo del comitato elettorale di Iandoli.
All’evento parteciperanno, oltre alla stessa Fruncillo, presidente Fdi di Avellino e candidata alle Europee e al candidato a sindaco Iandoli, il candidato alle Europee Alberico Gambino; il deputato Gianfranco Rotondi; il presidente di Fdi Benevento, Domenico Matera; e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.
Con questa mossa Fruncillo si ritaglia una grossa medaglia da appuntare al petto: la coerenza. E in politica non è poco. Si tratta della coerenza di una scelta annunciata fin dal primo momento. Di una convinzione: la supremazia della politica sulle tentazioni del civismo. E’ la scelta di non farsi commissariare da una ormai dilagante voglia di arare “campi larghi”, messi assieme pur di fare numero e avere una possibilità in più di vincere le elezioni.
E’ la stessa scelta che ha fatto capire di avere già maturato il mese scorso, quando per il centrodestra iniziarono a ventilarsi opzioni civiche di diverse forme e fatture, quando addirittura si iniziarono a fare i nomi di alcuni magistrati da candidare a sindaco: anche di fronte al nome di giudici prestigiosi (ma civici) la risposta fu un secco no. “Qui nessuno deve venirci a dire che il centrodestra ha bisogno di un garante esterno. La garanzia è la nostra militanza e la nostra appartenenza a un simbolo e a una precisa area politica”.
La stessa ragione per la quale ha detto no anche al nome di Rino Genovese. E quest’ultimo, dal canto suo, era stato altrettanto chiaro, anche nella direzione opposta: “niente simboli di partito”. E il matrimonio non si è fatto. Il centrodestra allargato non si è riunito, e alle urne si presenterà diviso. Forza Italia e Lega faranno parte della coalizione del Patto Civico, con Genovese. Fdi andrà in solitaria, con la consapevolezza di fare parte del partito che a livello nazionale esprime il presidente del Consiglio.