Provinciali, via alla corsa. Biancardi spera, Giaquinto si scalda. E a destra sfida De Angelis-Vecchia – IL CIRIACO

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Seppur sottotraccia i partiti iniziano a scaldare i motori in vista delle elezioni provinciali. Le scadenze elettorali dell’ente di Palazzo Caracciolo si avvicinano. Il 28 marzo infatti si voterà per il rinnovo del parlamentino dell’ente di secondo livello, poi toccherà alla presidenza anche se una data certa al momento non c’è. La scadenza naturale del mandato di Domenico Biancardi infatti è fissata per il 31 ottobre 2022, ma potrebbe essere anticipata alla prossima estate, sessanta giorni dopo le elezioni amministrative di Avella. Secondo la legge attuale infatti Biancardi non potrebbe ricandidarsi alla guida del suo paese, essendo già giunto al suo secondo mandato da primo cittadino. Questo inevitabilmente lo porterebbe a decadere dallo scranno più alto dell’ente di Piazza Libertà. Ma il condizionale è d’obbligo. Come è noto infatti all’attenzione delle Camere pende da oltre un anno la proposta di legge avanzata dall’Associazione Piccoli comuni italiani che chiede l’eliminazione del limite dei due  mandati per i comuni fino a 15mila abitanti. A guardare con attenzione all’iter legislativo della proposta, c’è proprio Biancardi. Fonti vicine al presidente infatti danno per certo che, in caso di modifica, sarebbe pronto a ricandidarsi a sindaco del suo comune e, in caso di vittoria, a proseguire, per poi riproporsi nel 2022, alla guida di Palazzo Caracciolo. Un’eventualità che metterebbe non poco imbarazzo alle varie forze politiche presenti nell’assise provinciale dove maggioranza e minoranza hanno lavorato sin dal primo giorno di comune accordo, seguendo la linea dettata da Biancardi che nel 2018, a capo di una coalizione sostanzialmente di centro destra, sconfisse, anche con l’appoggio dei dissidenti dem, il candidato del Pd, il sindaco di Solofra Michele Vignola.

L’alternativa a Biancardi, che alle ultime elezioni regionali ha pubblicamente appoggiato la candidatura del suo compaesano Enzo Alaia e sposato il progetto politico di Italia Viva, potrebbe essere rappresentata dal sindaco di Montoro e attuale consigliere provinciale. Girolamo Giaquinto potrebbe rappresentare un buon punto di sintesi tra renziani, moderati di Forza Italia e anche pezzi di Partito democratico. Pur provenendo da Forza Italia, non è un mistero che i rapporti di Giaquinto con l’attuale gestione commissariale provinciale del partito si siano dilatati nel corso del tempo. Pur non avendo mai aderito a Italia Viva, ha sostenuto nel montorese la candidatura tra le fila renziane di Antonello Cerrato, consigliere comunale della sua maggioranza. Insomma un moderato la cui discesa in campo non dispiacerebbe anche ad esponenti di punta del Pd. D’altronde il partito di via Tagliamento in attesa di consumare il suo congresso provinciale, che dovrebbe tenersi il prossimo 28 febbraio, non ha ancora affrontato l’argomento presidenza della Provincia. E non solo perché sarebbe prematuro parlarne ma perché sarà l’ennesimo banco di prova tra la forza del partito ufficiale e quella del partito parallelo guidato dal sindaco di Avellino. Gianluca Festa infatti, nei mesi scorsi, non ha fatto mistero di coltivare l’aspirazione della presidenza della Provincia. Né sarà sfuggito agli osservatori più attenti che nelle sue ormai celeberrime dirette facebook spesso non si sia limitato a parlare di Avellino ma dell’Irpinia intera. Se dal canto suo il sindaco del capoluogo godrebbe dell’appoggio politico del consigliere regionale Livio Petitto e di parte di quegli amministratori che lo hanno sostenuto alla corsa alle regionali nella lista Davvero, dall’altro potrebbe vedersela, oltre che con il suo partito di provenienza, anche con il collega sindaco del secondo comune più grande della provincia. La candidatura di Enrico Franza, rieletto sindaco di Ariano Irpino, è fortemente voluta dal Movimento cinque stelle e, in una recente intervista rilasciata a Il Mattino, è stata formalmente avanzata dal parlamentare del Tricolle Generoso Maraia come nome unitario di una coalizione di centro sinistra.

Il centro destra, ancora alle prese con le ferite delle regionali, non starebbe a guardare. Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e le compagini civiche che si sono presentate all’ultimo appuntamento elettorale, stanno provando a serrare le fila per mettere in campo una lista unitaria, su cui poi cucire una candidatura alla presidenza che sia sintesi del progetto politico. Tra i nomi in pole quelli del sindaco di Chiusano San Domenico Carmine De Angelis, e del collega leghista di Cassano Irpino Salvatore Vecchia.



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