Quali sono i farmaci che interferiscono con il sonno

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Dagli antidepressivi ai betabloccanti, anche le medicine possono interferire con il sonno. Vanno quindi ridosate e ricollocate come orario in base anche allo stile di vita del paziente

Anche le medicine possono interferire con il sonno. «Vanno quindi ridosate e ricollocate come orario in base anche allo stile di vita del paziente», spiega il neurologo Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro del sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «Per esempio spesso vengono date medicine per la pressione alla sera, che non va sempre bene per il sonno, poiché di notte la pressione in genere si abbassa alterando anche il riposo».

  • Antidepressivi e ansiolitici


«Alcuni farmaci antidepressivi come la fluoxetina o la venlafaxina sono risveglianti, e quindi possono creare problemi di insonnia proprio perché attivano le persone, “tirano su”», spiega Ferini Strambi.

«Le benzodiazepine e altri ansiolitici invece, soprattutto quelli a breve emivita che sono magari più sicuri in termini di effetti collaterali possono avere un effetto paradosso: quando la loro azione finisce durante la notte, la persona può risvegliarsi». 

  • Betabloccanti e alfabloccanti

I betabloccanti sono farmaci di uso comune prescritti in caso di patologie cardiovascolari per ridurre la forza di contrazione del cuore e la frequenza cardiaca.

«Interferiscono con la liberazione di melatonina, l’ormone regolatore del sonno», spiega il professor Luigi Ferini Strambi. Effetto collaterale possibile anche con gli alfabloccanti, che invece vengono spesso usati in caso di ipertrofia prostatica benigna.


«Sono gli inibitori delle colinesterasi, utilizzati per contrastare e rallentare le forme iniziali di demenza: tengono alta l’acetilcolina, che è un neuromediatore della veglia, quindi non vanno dati alla sera ma al mattino, altrimenti non si dorme», avverte il neurologo.

Gli ace-inibitori utilizzati per combattere l’ipertensione, le statine per abbassare il colesterolo cattivo (Hdl), possono provocare problemi muscolari e crampi notturni anche pronunciati, comunque sufficienti a risvegliare persino dal sonno profondo.


Sorpresa: «Alcuni Fans hanno un effetto positivo diretto sul sonno, aumentando quello di tipo profondo, il più importante: lo abbiamo visto in chi ha dolori di vario genere e prende l’antinfiammatorio prima di dormire. Certo non vanno presi come “sonniferi”», avverte Ferini.

  • Cortisonici e farmaci per la tiroide


«I cortisonici tengono alti i livelli di cortisolo, quindi sono degli eccitanti», spiega Ferini Strambi. «Anche i sostituti della tiroxina, in caso di malattie della tiroide, possono interferire con il riposo».

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