quanti problemi ereditati – Corriere dell’Irpinia

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Il bilancio ad un anno e tre mesi dell’amministrazione Iuliano, luci e ombre si addensano sul palazzo comunale. E’ quel che trapela dalle parole del sindaco, nel suo lungo intervento pubblico, come da tradizione, tenuto il 22 agosto con la cerimonia di apertura  dei festeggiamenti in onore alla Madonna del Carmelo. Una lunga, dettagliata disamina, quella che ha fatto il primo cittadino alla presenza anche dei tanti nuscani di ritorno nel mese di agosto. Il sindaco Antonio Iuliano ha esposto molti problemi, ed aperto ad altrettante prospettive per il futuro, ma su un terreno accidentato.

«Per quanto riguarda la programmazione futura e lo stato del nostro ente ad un anno e tre mesi circa dal nostro insediamento, devo innanzitutto rendere pubblica la situazione che abbiamo ereditato – ha infatti detto in quella occasione – Prima di ogni cosa è lecito informare la cittadinanza che abbiamo trovato nei fatti un municipio da riorganizzare a causa della scarsa efficienza dovuta alla pianta organica praticamente ridotta all’osso. Non eravamo nelle condizioni di offrire i servizi essenziali nell’ufficio anagrafe, passando per l’ufficio tecnico, quindi la polizia municipale fino al reparto manutenzione e nettezza urbana.
Nonostante le notevoli difficoltà siamo riusciti a garantire l’ordinario, riorganizzando il personale anche attingendo a graduatorie esterne come per l’ufficio di polizia municipale ed abbiamo assunto con contratti a termine giovani disoccupati del luogo per la manutenzione e la pulizia quotidiana delle strade del centro e delle contrade, da tempo abbandonate».

Altra questione affrontata, «la grave carenza che riguardava il DURC del comune rivelatosi non in regola a causa dei mancati versamenti tributari relativi ai dipendenti, ma indispensabile per l’amministrazione di un ente». Anche qui, difficoltà superata.  Ancora,  una pendenza nei confronti del consorzio servizi sociali Alta Irpinia che vanta un credito di 133mila euro per i mancati versamenti spettanti al Comune arretrati da otto anni.

Capitolo edificio ex suore Stigmatine: un tempo destinato a scuola di cucina, denominata C.E.N.A, al momento risulta essere in gestione a terzi, «i quali, dopo aver beneficiato di cospicue somme di danaro pubblico per gli allestimenti, hanno abbandonato il progetto senza riconsegnare la struttura all’ente. Gli stessi, ai nostri ripetuti inviti a risolvere la situazione e riconsegnare l’edificio al legittimo proprietario, non rispondono in alcun modo e probabilmente non avremo altra scelta se non quella di adire le vie legali con inevitabili e conseguenti ulteriori spese a carico della comunità», ha continuato il sindaco. E poi: «Sala teatro: nel novembre 2022 in ossequio ad una sentenza del tribunale, il comune di Nusco è stato condannato al pagamento della somma di 157mila euro come risarcimento alla proprietà del fondo dove incredibilmente ai tempi fu edificata. La passata amministrazione scelse incomprensibilmente di non appellare il verdetto che avrebbe quasi certamente prodotto una riduzione della somma da risarcire, senza escludere addirittura la sua totale cancellazione, realmente possibile trattandosi di fatti avvenuti in tempi abbondantemente lontani e quindi potenzialmente prescritti. Oggi fuori tempo massimo per agire in tal senso, siamo costretti ad affrontare l’esborso, non prima di fare un tentativo per addivenire ad un accordo, cercando con tenacia se non altro almeno di diminuire l’importo.
Situazione analoga si presenta a Ponteromito dove un fabbricato di proprietà del comune venne edificato nel suolo di terzi, condizione questa che si trascina da oltre 30 anni senza che nessuno dei predecessori abbia provato in qualche modo una possibile soluzione. Palestra e mensa scolastica: dopo ripetuti incontri in regione Campania siamo riusciti a fissare il termine entro il quale sapremo se sarà possibile recuperare parte del finanziamento andato perduto per ragioni facilmente comprensibili e logicamente non imputabili a noi. Entro fine settembre capiremo come affrontare la situazione: nel caso non fosse possibile recuperare il perduto, siamo decisi a perseguire l’unica alternativa possibile e cioè l’accensione di un mutuo presso cassa depositi e prestiti e risolvere questa imbarazzante ed incresciosa situazione che ormai si protrae da troppo tempo, penalizzando i nostri figli nonché alunni. Struttura polivalente, altrimenti definita pallone. Per il completamento della struttura, che dai tempi della sua creazione nessuno si è impegnato a farlo, salvo qualche ulteriore spesa destinata allo spreco, abbiamo avviato l’iter per reperire i fondi necessari al suo completamento e finalmente metterla al servizio dei nostri giovani».

E’ una parte del bilancio di questo anno e tre mesi di amministrazione, bilancio che indica tutte le difficoltà incontrate e quelle ancora da superare, anche se il sindaco non ha mancato di documentare con altrettanta dovizia di particolari la programmazione futura, con la precisa volontà di voler intensificare la collaborazione tra i 25 comuni della Città dell’alta Irpinia e con i tredici borghi della Campania appartenenti a quelli più belli d’Italia, «perché facendo rete si unisce la fascia costiera alle zone interne e si favorisce maggiormente il flusso dei visitatori. È evidente altresì, che gli elementi di coesione dei singoli, un tempo alla base della resilienza delle comunità, non possono essere gli stessi di oggi, per cui – ha concluso il sindaco Iuliano – occorre ricercare nuovi modelli di coesione tra i territori con valori comuni, integrando le tradizioni di tutti».

Ma i problemi non sono finiti, perché si registrano fibrillazioni tra gruppi di maggioranza e minoranza. Argomenti che meritano una trattazione a parte.



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