“Quattro modifiche di legge per tutelare le donne e gli uomini delle forze dell’ordine” – Corriere dell’Irpinia

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Lo slogan è questo: “Basta aggressioni alle forze dell’ordine: firma per sostenere le proposte per proteggerle”. A proporlo è Fratelli d’Italia, che questo pomeriggio ha allestito un gazebo in piazzetta Biagio Agnes, ad Avellino. “Siamo partito di governo, e queste proposte di legge avremmo potuto portarle direttamente in Parlamento, ma vogliamo che sia una proposta partecipata, popolare. Perché è una proposta di buon senso e riguarda la sicurezza di tutti noi, delle nostre famiglie”: Ines Fruncillo, presidente provinciale di FdI, spiega così le ragioni dell’iniziativa. “Perché – dice Fruncillo – i lavoratori del comparto sicurezza non sono tutelati a sufficienza. Anzi, spesso non sono liberi di difendere i cittadini dai soprusi e dalle violenze perché con la libera interpretazione delle leggi attuali rischiano di ritrovarsi loro stessi sotto processo. Rischiano di perdere il posto di lavoro. E anche noi qui in provincia di Avellino ne sappiamo qualcosa: cosa sarebbe successo se quei due carabinieri di Atripalda avessero reagito all’aggressione dei due extracomunitari che avevano fermato per controlli?”.

Con la presidente provinciale di Fdi anche i dirigenti e funzionari irpini del partito e i ragazzi delle formazioni giovanili del partito, Gioventù Nazionale e Azione Studentesca. A partire dalle 16 hanno distribuito volantini informativi ai passanti e invitato a firmare per dimostrare in maniera concreta il supporto alle forze dell’ordine. Già dopo la prima ora di gazebo (andato avanti fino a sera) erano più di 100 le firme raccolte: “Con queste attestazioni di solidarietà e di partecipazione – dice Fruncillo – dimostriamo la volontà popolare di tutelare gli uomini e delle donne che lavorano per la nostra sicurezza, un comparto che merita la priorità assoluta”.

LE QUATTRO PROPOSTE DI MODIFICA LEGISLATIVA

1) Inasprimento delle pene per reati di resistenza, violenza, minaccia e lesioni al pubblico ufficiale. 2) Creazione del reato di rivolta in carcere, per affrontare in modo più efficace le violenze all’interno delle strutture carcerarie. 3) Maggiori strumenti di difesa per garantire la sicurezza degli agenti durante lo svolgimento del loro lavoro. 4) Maggiore tutela legale per le nostre forze dell’ordine, affinché possano operare con la necessaria serenità e protezione giuridica.



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