Un cuore disegnato alla finestra. Dopo la notizia della vittoria al ballottaggio di Laura Nargi, in tanti si radunano sotto casa dell’ex sindaco Gianluca Festa, ai domiciliari dopo l’inchiesta della Procura che lo vede accusato di associazione a delinquere, reati contro la pubblica amministrazione, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreti, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità.
L’ex primo cittadino, impeccabile nella sua camicia e cravatta, quadi una divisa per lui, risponde con un saluto, poi con le mani il disegno di un cuore, simbolo di ringraziamento per quella comunità che non lo ha dimenticato e il pugno in segno di vittoria. I cittadini intonano il suo nome, fanno risuonare i clacson, “Ti vogliamo bene” è il grido che risuona. Un piccolo esercito di estimatori giunti sotto casa per ribadire che se hanno votato Nargi lo hanno fatto perchè non hanno mai smesso di credere lui, malgrado inchieste della Procura e le accuse di aver violato la legge più volte.
Su Facebook parodie e commenti, tra sostenitori e non, si sprecano, c’è chi parla dell’inchino alla finestra del boss, chi di un cane bastonato, chi dell’omaggio all’uomo che ha ridato vita alla città. Festa da par suo appare quasi commosso di tanto affetto. Anche se qualcuno ipotizza, scherzando, un inchino anche per la prossima processione. Resta il dato di una parte della comunità che non ha mai smesso di avere fiducia in lui. Mentre risuonano anche i fuochi d’artificio