Reati contro l’ambiente, disposta la chiusura di una conceria

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I Carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino, nell’ambito delle indagini sull’inquinamento del Torrente Solofrana, affluente del bacino idrografico del fiume Sarno, hanno posto i sigilli ad una conceria e deferito in stato di libertà il titolare dell’azienda.

L’attività, eseguita dai Carabinieri della Stazione Forestale di Serino, ha permesso di accertare che l’azienda operava in assenza dei titoli amministrativi e delle autorizzazioni ambientali, gestendo illecitamente rifiuti pericolosi e non pericolosi  miscelati tra loro.

Tra i numerosi rifiuti depositati in modo incontrollato sono stati individuati n. 7 BIG-BAG contenenti scarti di lavorazione delle pelli per un quantitativo complessivo di circa 7 metri cubi, nonché fusti vuoti contaminati da sostanze pericolose.

Nel corso dei controlli sono state scoperte e sequestrate anche n. 2 vasche di accumulo interrate, la prima conteneva acque di colore scuro di dilavamento del piazzale e la seconda risultava colma di fanghi gestiti irregolarmente.

Nella parte retrostante venivano individuate altre due vasche fuori terra di colore scuro contenenti acque reflue di lavorazione industriale miscelate con acque di scarto di lavaggio dei macchinari per un quantitativo complessivo di un migliaio di litri che risultavano ivi depositate da anni, in violazione dei limiti temporali e quantitativi previsti dalla legge.

I controlli dei Carabinieri Forestali, finalizzati all’accertamento di violazioni connesse alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, proseguiranno anche nei prossimi giorni.



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