Referendum, Sibilia in campo per il Sì: noi rinnoviamo sul serio, gli altri propongono i soliti bolliti – IL CIRIACO

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Corso Vittorio Emanuele, questa mattina, si è tinto di giallo, con l’installazione del gazebo del Movimento 5 Stelle per sostenere le ragioni del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari.

Presente, oltre ai candidati alle elezioni regionali, anche il Sottosegretario Carlo Siblia. Tanti i punti da lui toccati, dal referendum alle elezioni passando anche per il mercato di Avellino.

Si parte proprio dal referendum: “E’ un momento importante, dove abbiamo la possibilità di aggiornare la nostra Costituzione: si potrebbe elevare la qualità dei parlamentari, farci risparmiare un po’ di soldini e rendere tutto più efficiente in un sistema che comprende anche le autonomie. Abbiamo il numero di parlamentari più alto di tutta Europa, ovvero 945. Se a vincere sarà il sì, il numero si ridurrà a 600, il che significherebbe ritornare nelle medie europee. Capite benissimo che noi, oltre a 945 parlamentari, abbiamo anche i consiglieri regionali, che in questa tornata rinnoveremo anche in Campania, quindi avremo un’altra Camera e un altro Senato in giro per l’Italia, perché sono altri 900 circa di rappresentanti regionali. E’ un aspetto che andava rinnovato da tanti anni e sono felice che finalmente la gente si possa esprimere“.

Le sensazioni sulle imminenti elezioni regionali: “Penso che ognuno stia facendo il massimo: questa campagna elettorale è viziata dal fatto che ci sono persone che tentano ancora una volta di perseverare e continuare ad avere il potere che hanno sempre avuto. Non ci sono stati passi coraggiosi da parte dei principali partiti, noi abbiamo fatto un tentativo proponendo Costa come presidente della regione, dall’altro lato non abbiamo trovato molto entusiasmo: vedremo alla fine come sarà andata. Sicuramente non c’è una svolta politica e questo dispiace“.

Il Movimento 5 Stelle viene accusato di desistenza, con Tajani che accusava i pentastellati di aver puntato su un altro candidato, mettendo dunque un po’ in crisi l’alleanza di governo: “Non voglio esprimere giudizi politici, anche perché ricoprendo un ruolo istituzionale mi diventa più difficile. Però mi sembra che quelli che fanno desistenza sono coloro che candidano i soliti bolliti di tanti anni fa. Oggettivamente non c’è stato un rinnovamento da parte delle altre politiche, quindi la desistenza non può essere ricercata nel Movimento 5 Stelle. Se crediamo al seggio in Irpinia? Noi lavoriamo tantissimo come sempre, dobbiamo capire il territorio in che condizioni è: bisogna essere più presenti sul territorio, questa tornata elettorale per noi sarà un test, vedremo alla fine qual è lo stato di salute. Quel che è certo è che dal 22 settembre mi troverete molto più spessi in giro per i comuni, in Irpinia e nel Sannio, facendo ciò che ho sempre fatto e che continuerò a fare. Questo per me è sempre stato un obiettivo, sicuramente con gli impegni istituzionali è più difficile: dobbiamo portare a casa cose importanti, abbiamo oggi concluso il decreto semplificazione dove ci sono 165 milioni di euro per i Vigili del Fuoco, ed è stato un percorso di due anni. Per me che ricopro la delega per i VdF è un grande successo: bisogna stare dietro a tutto, ma troveremo tempo e modo, con un focus sull’Irpinia“.

Promessi 140 nuovi posti di lavoro, 40 posti per gli infermieri: come vede Sibilia la campagna elettorale da questo punto di vista? Questo il suo pensiero: “Mi auguro che al più presto si possa sottoscrivere ed approvare una legge per il conflitto di interessi, che eviti questi concorsi e assunzioni durante il periodo elettorale. E penso che alla politica venga richiesto anche un po’ di stile: chi è un amministratore delegato o unico di una partecipata con i comuni, se si candida stona un po’ con quello che dovrebbe essere l’evoluzione della politica in Italia. I cittadini devono fare con i distinguo, perché c’è chi questi meccanismi non li adotta ed è lontano da politiche di corruttela: sono sicuro che sapranno scegliere“.

Contraccolpi sull’alleanza e sulla stabilità di governo dopo referendum e regionali? Per Sibilia assolutamente no: “Essendo un paese fatto da un sistema di autonomie, non è che ogni elezione può essere un test per il Governo. L’alleanza parlamentare è stata votata nel 2018, quindi si va avanti per la legislatura. E’ evidente che con le regionali si avrà un segnale su qual è lo stato di salute sui territori: ogni gruppo politico alla fine tirerà le somme. Altro discorso, molto più importante, quello per il referendum, perché è un referendum costituzionale che propone una modifica precisa e mirata, ovvero la possibilità di diminuire il numero dei parlamentari da 945 a 600 con circa mezzo miliardo di risparmio per ogni legislatura”.

Infine sul mercato ad Avellino, che vive una situazione di vero e proprio stallo ormai da tempo: “Svesto in questo caso i panni da Sottosegretario, parlo da cittadino. A mio avviso non era la priorità per questa città, non era la prima cosa da fare per Avellino. Spero che si possa trovare presto una mediazione giusta con tutte le esigenze, senza dimenticare che abbiamo vissuto una grave emergenza sanitaria che ha aggravato ancora di più la condizione di crisi per gli ambulanti. Il mio supporto è totale, ma è chiaro che ci sono persone elette, come il sindaco in carica, che hanno i pieni poteri per prendere le migliori scelte, sperando siano sagge“.



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