Riunioni di componente, summit ristretti e mediazioni ad alto livello. Nel Partito Democratico è in pieno svolgimento tutto quello che prevede il campionario della trattativa politica in vista di un’elezione. In Irpinia il Pd è alle prese con la “sovrabbondanza” di candidati al maschile (tre per due posti visto che l’uscente Maurizio Petracca è stato blindato perché uscente) e dovrà procedere ad una dolorosa esclusione perché certamente chi rimarrà fuori tra Livio Petitto candidato espressione dell’area del deputato Umberto Del Basso De Caro e Michelangelo Ciarcia, nome proposto da Areadem che si rifà alle posizioni del ministro Dario Franceschini, non accetterà certo di buon grado l’esclusione. Ed è per questo che oggi a Roma è in programma una riunione nella quale si proverà a far quadrare il cerchio nonostante i margini per la mediazione siano molto stretti. Al tavolo spediranno da una parte lo stesso De Caro con Petitto e dall’altra un rappresentante di Areadem. In mezzo il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, nelle vesti di mediatore. Un compito decisamente arduo quello che dovrà affrontare il numero due del Nazareno, ma è evidente che una quadra andrà trovata per evitare che le ripercussioni su un tessuto già fortemente lacerato scaraventino il Pd in una spirale di scontri interni difficilmente governabili e peraltro acuiti dal clima della campagna elettorale.