Regionali, Castiglione: Caldoro candidato giusto e non fa cabaret. Io in lista? Disponibile, ma sceglie il partito – IL CIRIACO

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«Recuperiamo il tempo perso e portiamo Caldoro alla vittoria. Basta polemiche tra Lega e Forza Italia. De Luca? Uno showman che ha cavalcato la pandemia per camuffare cinque anni di malefatte amministrative. Ma i campani e gli irpini in particolare avranno buona memoria. Io candidata? Ho dato disponibilità, ma pronta al passo indietro». Alessia Castiglione, vicecoordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, tra le papabili candidate al consiglio regionale, richiama all’ordine il centrodestra «in campo uniti per vincere».

Convinta della ricandidatura di Stefano Caldoro?

«Fratelli d’Italia aveva una sua candidatura, quella dell’onorevole Edmondo Cirielli, ma al tavolo nazionale del centrodestra si è stabilito che in Campania l’indicazione del candidato presidente spettasse a Forza Italia che ha indicato Caldoro quale migliore profilo e noi manteniamo la parola data. L’obiettivo comune del centrodestra è quello di vincere le elezioni, quindi ora si lavora per questo. D’altronde Caldoro ha già amministrato la Regione e lo ha fatto bene. Ha un unico difetto, a differenza di De Luca non ama il cabaret. Battute a parte, Caldoro è persona perbene, anni luce lontano dall’attuale Governatore. Deve però riuscire a trasmettere bene tutto quello che vuole fare, e a ricordare meglio i risultati raggiunti in passato. Insomma, deve colmare la sua unica pecca che è quella comunicativa».

La chiusura dell’accordo di centrodestra è arrivata in ritardo, principalmente perché la Lega ha tentato di costruire un’alternativa. Teme che questo possa penalizzare Caldoro rispetto al suo avversario?

«Partiamo da un dato, e cioè che il Coronavirus e tre mesi di fermo hanno certamente avvantaggiato De Luca che, cavalcando e strumentalizzando la pandemia, ha avuto un’esposizione mediatica enorme e ha tentato di far dimenticare i cinque disastrosi anni precedenti. E’ ovvio che, in questo scenario, ogni giorno di attesa in più si trasforma in ritardo soprattutto perché di fronte c’è un centrosinistra che si è presentato subito organizzato. Detto ciò, alla fine l’accordo è arrivato e ora dobbiamo solo iniziare la campagna elettole».

Cosa pensa dello scontro Lega Forza Italia sulle liste pulite?

«Non è mia abitudine guardare in casa d’altri. Per Fratelli d’Italia presentare le liste pulite è un’ovvietà, quando sottoscriviamo una candidatura prima presentiamo al partito certificati di carichi pendenti e casellario giudiziario. Credo che ognuno debba pensare alle sue squadre, se vogliamo vincere dobbiamo essere uniti senza polemiche tra di noi».

A che punto è la lista di FdI in Irpinia, lei sarà candidata?

«Al momento abbiamo diverse disponibilità, sia per quanto riguarda le due candidature maschili che per quelle femminili. Tra queste c’è anche la mia ma attendo. Ho aderito a Fratelli di Italia quando non avevamo quasi nulla, ora abbiamo costruito un progetto politico solido quindi se c’è qualche nome femminile autorevole io sono pronta al passo indietro. Nulla è però ancora definito, di sicuro tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità sono degni di candidatura, tutti profili di notevole spessore. Tra questi Giovanni D’Ercole, Carmine Ruggiero, Giuseppe Ragucci, e tanti altri. E’ ovvio che, per quanto possibile considerando che i candidati sono solo quattro, per la scelta definitiva seguiremo criteri di rappresentanza territoriale. Purtroppo il Covid ci ha impedito di coinvolgere nel nostro percorso politico una personalità di rilievo come Franco Lo Conte. Ariano piange uno dei suoi figli migliori, ma a perderlo è tutta la politica irpina. Per Fratelli d’Italia è stata una perdita pesante. Si era avvicinato al nostro partito alle elezioni europee, e questo ci aveva inorgoglito non poco».

Lei ha già detto che De Luca ha cavalcato l’emergenza, ma ci sono anche cinque anni di governo precedenti.

«E’ evidente che De Luca ha strumentalizzato un momento drammatico, con le sue dirette facebook da showman e senza contraddittorio, ha potuto raccontare quello che voleva. A tratti sembrava che lui avesse fermato il virus con l’imposizione delle mani, mentre invece se la pandemia non è scoppiata anche in Campania lo si deve innanzitutto al buon senso dei cittadini, ai loro sacrifici e al loro rispetto delle regole. Ha ben camuffato le malefatte amministrative degli anni scorsi, che noi riporteremo alla luce in questa campagna elettorale. Gli irpini però avranno buona memoria e non dimenticheranno che le aree interne sono scomparse dall’agenda politica della Regione, restiamo una provincia scollegata dalla fascia costiera, dal turismo, dai punti nevralgici dell’economia regionale. La Campania è stata una regione che ha camminato a due velocità, quella dell’area metropolitana e delle fasce costiere e quella invece delle aree interne, rimaste ferme ai box di partenza».

I sondaggi nazionali dicono che Meloni è in crescita rispetto a Salvini. La Campania potrebbe essere, in termini elettorali, il banco di prova per Fratelli d’Italia?

«Sicuramente. Noi ci abbiamo sempre creduto, anche quando altri dicevano che avevamo percentuali da prefisso telefonico. Ora è arrivato certamente il momento di far fare il salto di qualità a Fratelli d’Italia che ha una leader nazionale di tutto rispetto. E’ ovvio che, a differenza di altri, siamo democratici quindi attendiamo l’esito del voto prima di parlare di leadership. Oggi parlano i sondaggi, ma preferiamo attendere i risultati che usciranno dalle urne».

 

 

 



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