Regionali, Ciarcia: nessuna sfida, ma solo coerenza e concretezza per il Pd e per l’Irpinia

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La lunga marcia verso il voto comincia da una location per nulla casuale: la sede del partito. E’ qui che Michelangelo Ciarcia e Areadem si sentono veramente a casa, «è questo il posto dove abbiamo combattutto e combatteremo ancora le nostre battaglie per il Pd e per l’Irpinia».

Ida Grella

E’ un gesto dal forte valore simbolico che Ida Grella, coordinatrice della componente, prova a condire col sale della polemica elettorale. «In questi anni Areadem – ha detto – si è impegnata per affermare il principio che il partito e la politica vengono prima delle persone, lo voglio dire a chi veste i panni della vittima perché si è sentito escluso: la politica è servizio anche quando non si è candidati e del resto sarebbe stato anomalo premiare con una candidatura chi ha fatto di tutto perché il Pd perdesse tutte le competizioni elettorali».

Michelangelo Ciarcia

Ma questo è il giorno di Michelangelo Ciarcia alla sua prima uscita da candidato del Pd. In attesa di inaugurare il suo comitato elettorale e di aprire la serie dei comizi nella sua Venticano (sabato pomeriggio), l’amministratore di Alto Calore («se eletto dovrò lasciare, ma potrei anche restare perché so quello che serve»), illustra a grandi linee quelle che sono le sue priorità programmatiche non senza aver ringraziato, nell’ordine, il partito a tutti i livelli, il commissario provinciale Aldo Cennamo («per il grande lavoro fatto in un momento difficile») e l’ex senatore Enzo De Luca («la sua ostinazione ci ha permesso di arrivare all’obiettivo»). Ci tiene a sottolineare il suo senso di appartenenza, merce abbastanza rara in queste regionali, e annuncia che lavorerà su due direttrici precise: l’acqua, ovviamente, e tutto      quello che ha a che fare con la filiera del turismo enogastronomico, «perché da imprenditore che opera nel settore dell’alimentare ho una conoscenza della materia». Spunti delineati per grandi linee e che saranno approfonditi e arricchiti nel corso della campagna elettorale. Ma Ciarcia intende comunque ribadire la cornice del suo impegno. «Non ho lanciato sfide a nessuno – dice – sono candidato del Pd e vado avanti. Siamo una squadra coesa e compatta e che porterà a casa un ottimo risultato per il partito. Ci sono tante cose da fare, ho accennato a due questioni specifiche: l’agroalimentare e il lavoro sulle risorse idriche e sull’ambiente, questioni collegate». Un passaggio sul turismo rispetto a quel occorre mettere in campo delle azioni che rendano il flusso stabile e non “mordi e fuggi”.

Antonio De Feo

E poi la grande questione del futuro di Alto Calore. «Ad Acs serve un manager e un amministratore unico che lavorino per l’azienda e che sia lontano da gestioni di carattere politico: la politica più sta lontana da Acs e meglio si lavora. Da quando mi sono insediato ho preso tantissime decisioni, mai prese forse nella storia di Alto Calore. Le decisioni comportano responsabilità enormi che forse magari qualcuno vi farà pagare in futuro perché gli errori si possono commettere. Comunque le decisioni le ho prese, salvando la gestione precedente (quella di De Stefano) che mi ha consentito di operare, ribadisco che nel passato non ci sono state decisioni o sono state prese in senso negativo e non hanno portato vantaggi ad Acs».

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