Un fine settimana decisamente estivo con temperature che invogliano la fuga verso il mare. Ma c’è anche chi, in questo fine settimana, è impegnato in una riflessione per decidere che fare e al mare, forse, penserà dopo. Stiamo parlando di Michelangelo Ciarcia, amministratore unico di Alto Calore Servizi, che domani scioglierà la riserva sulla proposta di candidatura alle regionali come rappresentante di Areadem. L’investitura gli è arrivata giovedi sera a Pietradefusi nel corso di un’assemblea pubblica della componente che ha nel Ministro Franceschini il suo riferimento nazionale. Ciarcia ha ringraziato ma non ha detto subito si prendendosi qualche giorno di tempo per sondare il terreno: troppo delicato il passaggio con un equilibrio da mantenere e una netta distinzione di ruolo (l’amministratore di una società pubblica e l’esponente politico tout-court) da cui potrebbe dipendere la decisione. Ciarcia ha già fatto sapere che non dimetterà da Acs se dovesse accettare la candidatura e lo ha fatto consapevole delle ripercussioni che questa affermazione avrebbe avuto e che non si sono fatte attendere visto l’altolà con il quale sia il sindaco Festa sia il Presidente della Provincia Biancardi hanno commentato la sua indicazione: legittima la candidatura ma non faccia campagna elettorale alla guida di Acs – le parole sono state più o meno le stesse – hanno sentenziato i due maggiori azionisti di Alto Calore, lasciando intuire che, se Ciarcia si candidasse senza dimettersi, la strada della sfiducia sarebbe obbligata. Il numero uno di Corso Europa, da parte sua, sta utilizzando questo tempo per parlare con i sindaci e i rappresentanti del territorio. Ieri è stato a via Tagliamento, dove potrebbe aver incontrato anche il commissario Aldo Cennamo, prima di completare un giro di incontri che, nella giornata di domani lo porterà a rendere ufficiale la sua decisione. Se Ciarcia dovesse rifiutare la candidatura i giochi all’interno di Areadem si riaprirebbero, perché comunque la componente esprimerà un candidato, meglio sarebbe dire lo proporrà perché non ci saranno – a detta degli stessi franceschiniani – imposizioni dall’alto. Sarà dunque Areadem a decidere se il suo candidato sarà un uomo o una donna. Nel primo caso la scelta pare ristretta ad uno tra Enzo De Luca, riferimento della componente in Irpinia, e Michele Vignola sindaco di Solofra e Presidente dell’Eic. Se dovesse toccare ad una donna, invece, il ballottaggio sarà tra Ida Grella, ex consigliera comunale e capogruppo del partito, e Nancy Palladino, assessore al Comune di Atripalda. Due scenari che avrebbero, ovviamente, ripercussioni diverse visto che gli uomini in lista sarebbero già due (Petracca e Petitto) e costringerebbero Cennamo, cui compete la scelta dei quattro nomi da portare alla direzione regionale per la ratifica, ad un supplemento di lavoro per trovare la quadra. E’ abbastanza chiaro che tutta la vicenda non potrà risolversi senza una “spinta” dei livelli superiori, regionale e nazionale, soprattutto se la decisione di Ciarcia fosse quella di continuare il lavoro all’Alto Calore. E per saperlo dovremo aspettare solo poche ore.