Regionali, D’Amelio scalda Lioni e l’Alta Irpinia: un voto per le aree interne, solo noi le abbiamo difese – IL CIRIACO

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Un voto per difendere l’Irpinia e le aree interne. Un voto per dare ancor più forza alle donne, garantire una prospettiva ai giovani e un segnale di aiuto alle fasce più deboli della società. Per questi obiettivi Rosetta D’Amelio, presidente uscente del consiglio regionale e capolista del Pd, ha chiesto il sostegno alla sua gente, al popolo altirpino. Nella sua Lioni, la D’Amelio ha tenuto il comizio conclusivo ripercorrendo le tappe che hanno l’hanno portata a questa ulteriore sfida che aveva deciso di giocare non da protagonista. «Lo avevo detto a De Luca – ha spiegato – che dieci anni sono più che sufficienti. Ed anche da punto di vista dello stress fisico, tra Lioni, Napoli e Roma, non era facile. Ma lui, soprattutto dopo l’emergenza Covid, non ha voluto sentire ragioni ed allora eccomi qui, di nuovo in campo a difesa della mia terra». Il suo è un intervento nel quale viene fuori l’orgoglio irpino e altirpino, per una terra che ha grandi potenzialità ma vive anche situazioni di sofferenza (la Ema e la ex Almec) create o acuite dalla pandemia. «Abbiamo il dovere di dare delle risposte cercando di sostenere chi soffre maggiormente le conseguenze di questa emergenza», ha detto la D’Amelio. Già, l’emergenza. E’ stata decisiva per la ricandidatura di De Luca che si è preso la scena e il diritto a riprovare la scalata a Palazzo Santa Lucia quando tutto, a cominciare dal suo partito, sembrava andargli contro. «Ha lavorato benissimo – ribadisce D’Amelio – abbiamo evitato i contagi nelle zone con la più alta densità abitativa, sarebbe stata un’ecatombe ed invece, con serietà e rigore, siamo riusciti a gestirla e questo ci ha resi orgogliosi di essere cittadini della Campania». Ma non solo la pandemia, D’Amelio ricorda il lavoro fatto su tanti altri settori. «Abbiamo fatto delle buone leggi e siamo riusciti a frenare un disegno che poco prima del lockdown avrebbe potuto danneggiare irreparabilmente il Mezzogiorno: il progetto dell’autonomia differenziata». Un grande successo, come quello ottenuto sulla sanità. «Per dieci anni, complice il commissariamento, siamo stati costretti a star fermi con le assunzioni e lavorare solo per poter rientrare dal debito. De Luca ha battagliato con i governi nazionali, anche quelli di centrosinistra, per farsi nominare commissario. Oggi siamo fuori dalla stagione commissariale e siamo pronti ad assumere 12mila persone tra medici, infermieri e personale socio-sanitario». E che dire dell’agricoltura, «cancellata come tante altre cose da Caldoro, con un Psr che ci dava le briciole, ma anche qui, pur dovendo perdere 18 mesi per convincere l’Europa, siamo riusciti a riequilibrare le risorse». La legislatura appena conclusa, però, verrà ricordata anche per le leggi quadro sulla gestione dei rifiuti, finalmente tutta nei confini provinciali, e sul servizio idrico, «dove dobbiamo fare ancora di più per poter avere, dopo decenni che non accadeva, dei finanziamenti destinati ad Alto Calore ed ai Comuni». La D’Amelio ricorda poi le “sue” battaglie: quella sui giovani, con il 30 per cento delle risorse destinato per ogni misura alle iniziative per la nuova occupazione giovanile e quella in difesa delle donne, uno dei pilastri della sua attività politica. Un’attività che avrebbe comunque portato avanti, anche se non si fosse candidata, ma adesso è in campo, «ed è per questo che vi chiedo di votare per il Pd e per me: cosi possiamo difendere le zone interne».



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