Regionali, De Caro: Petitto deve crederci, la vittoria è a portata di mano. Il congresso? Chi riterrà di partecipare lo farà – IL CIRIACO

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Tutti insieme per un unico obiettivo: portare Livio Petitto tra i banchi del consiglio regionale. E poi, ovviamente, toccherà impegnarsi per cambiare faccia anche al Pd dei veti e delle esclusioni. Umberto Del Basso Caro suona la carica e chiama tutta l’area che a lui fa riferimento al massimo impegno a favore di Petitto. Al Country Sport l’ex presidente del consiglio comunale ha presentato ufficialmente la sua candidatura illustrando il programma che intende portare avanti per la nostra provincia. Ma sono le parole del deputato Pd, poche e molto chiare, tra queste il no al referendum, ad animare l’incontro. «Sicuramente si è arrivati a questo punto dopo una serie di scelte tortuose ma per quanto mi riguarda sono parlamentare di questo partito, capolista fino al 2023. Le scelte fatte sono incomprensibili perché sono contrarie alle scelte del partito». La sfida interna è gia cominciata: elezioni regionali con vista sul congresso. «I risultati sono molto importanti, gli esiti ancor di più: il congresso si farà quando si dovrà e chi ha interesse vi parteciperà. Per stare all’oggi noi dimostreremo quanti voti vale la lista di Davvero, sono voti che dal Pd escono fuori se è vero che Petitto e Bonanno sono iscritti al Pd, il sindaco di Avellino e il sottoscritto pure: da qualche parte dovranno pure uscire questi voti. Petitto deve combattere fino alla fine e crederci perché la vittoria è a portata di mano. Personificazione del partito in Campania? Si, ma non è merito di De Luca ma demerito del Pd».

Al rapporto di amore e odio che spesso c’è stato tra il governatore e il suo partito ha fatto riferimento anche Carmelo Conte, in campo a sostegno di Petitto. «In questo avvio di campagna elettorale – ha detto l’ex Ministro – non si è ancora parlato di nulla se non di liste e candidati e questo è un problema serio perché consumare una campagna elettorale senza parlare di problemi è un fatto grave per la crisi che la Campania attraversa nel suo complesso». Si parla invece di altro, anche dei possibili problemi che De Luca potrebbe avere con un numero di liste eccessivo. «Non credo che avrà problemi – ha detto Conte  – perché ha costruito una personalizzazione della regione che non giudico positivamente per il metodo ovviamente. Credo che i problemi arriveranno dall’esterno, dalla crisi, dalla mancanza di lavoro. Poi potranno anche esserci delle tensioni ma quello che intendo sottolineare è che gli organismi elettivi contano sempre meno a fronte di un potenziamento forte dei poteri del presidente».

E poi c’è lui, Livio Petitto, totalmente dentro a questa sfida. «Sto registrando tanto entusiasmo, il progetto sta cominciando ad essere compreso: è puro, semplice, parla del rilancio del territorio con idee chiare che stiamo portando avanti e siamo sicuri di ottenere un risultato importante che resterà nella storia di questa provincia». Domani si presenta il Pd che, secondo i candidati, è tutto nella lista. «E’ falso – dice Petitto – perché bisognerebbe attenersi all’ultimo tesseramento, all’ultimo congresso regionale dove era candidato anche De Caro che ha riportato un ottimo risultato. Ma del Pd ho detto che parlerà il 23 settembre, all’indomani della mia elezione. Fino ad allora parlerò di problemi del territorio e delle soluzioni che vogliamo dare». A cominciare dal problema del Biodigestore. «Ho partecipato convintamente alla manifestazione perché credo che il territorio va ascoltato. Il Biodigestore va realizzato ma certamente si può trovare un altro luogo, è una questione di buonsenso e non di comitati scientifici. Serve la regia della Regione, l’impegno della Prefettura e il lavoro dei sindaci: col buonsenso di tutti si può trovare una soluzione alternativa».



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