Regionali, D’Ercole: la “rivoluzione” della destra contro il malgoverno di De Luca. Io candidato? Decide il partito – IL CIRIACO

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Fratelli d’Italia è pronto a fare la sua parte alle prossime elezioni regionali in Campania in programma a settembre 2020. Il partito di Giorgia Meloni è in grande ascesa dopo le affermazioni alle regionali ed è pronto a recitare un ruolo di primo piano nella coalizione di centrodestra in Campania che però ancora non ha ancora preso una decisione in merito al candidato che dovrà guidarla. “Un vantaggio per i governatori uscenti” per l’esponente avellinese Giovanni D’Ercole.

Avvocato, i sondaggi danno Fratelli d’Italia in grande crescita….
Più che ai sondaggi badiamo ai risultati. Partiamo dal 6,5% delle Europee e poi le affermazioni alle regionali in Abruzzo, Calabria ed Umbria. Abbiamo ricongiunto una comunità, ci candidiamo ad essere determinanti e non solo in campagna elettorale.

Raccoglierete il risultato di questo impegno anche in Campania?
La destra quando ha governato la Campania è stata rivoluzionaria. Le scelte adottate dalla giunta Rastrelli si stanno applicando oggi. Il piano rifiuti, opere strategiche quali la Lioni-Grottaminarda, Monteforte-Taurano, l’asse attrezzato Pianodardine – Valle Caudina.

L’esperienza Caldoro?
Cinque anni difficili. Ereditò la gestione drammatica di Antonio Bassolino alla quale partecipò anche qualche politico irpino ancora oggi con ruoli di spicco in Regione. Con fatica riuscì a tirare fuori dal baratro la Campania, ad avviare il piano rifiuti e riportare il deficit della sanità a zero. A sei mesi dalla scadenza del mandato fece una scelta istituzionale non nominando i vari direttori generali delle aziende sanitarie sul territorio. Lo avesse fatto probabilmente avrebbe continuato a governare ma è un modo di agire e di pensare che non appartiene al centro destra. Segnale importante in una politica ridotta a clientelismo, incompetenza e populismo.

Prima della pandemia Caldoro era indicato come il candidato della coalizione, oggi avanzano altri nomi….
Se avessimo avuto già un candidato sarebbe stato meglio, così invece rafforziamo i candidati uscenti. A suo tempo proponemmo in Campania il nostro riferimento Edmondo Cirielli alla guida della coalizione e lo riteniamo ancora oggi un candidato validissimo. Gli accordi di coalizione prevedevano altro. Umbria Emilia Romagna e Toscana avrebbe scelto la Lega, Marche e Puglia Fratelli d’Italia, Campania e Calabria Forza Italia. Il partito di Salvini però dopo l’Emilia Romagna ha avanzato pretese in Puglia e gli equilibri sono saltati. Per noi Raffaele Fitto resta il migliore candidato in Puglia e rispettiamo l’indicazione di Caldoro fatta da Forza Italia per la Regione Campania se confermata.

Nel frattempo avanza il nome del magistrato antimafia Catello Maresca anche in orbita centrodestra…
Conosco il magistrato significativo che ha combattuto la mafia, un simbolo positivo. Ho letto le sue dichiarazioni e mi sembra abbia la volontà di rimanere lontano dai partiti. Faccio fatica ad immaginare in quale contesto possa essere candidato. Anche se i partiti dovessero sostenerlo, con quale formula?

Lei è pronto a candidarsi e sostenere eventualmente anche Maresca?
Sono un uomo di partito e mi atterrò alle scelte intraprese sia per quanto riguarda la mia candidatura, sia per il sostegno al candidato della coalizione. Dobbiamo archiviare cinque anni di potere di un satapro.

Il sindaco di Mercogliano D’Alessio ha partecipato ad un appuntamento con Elisabetta Gardini. Dobbiamo aspettarci qualcosa?
Da quasi un mese Fratelli d’Italia promuove incontri e dibattiti rispettando le norme anticovid. Lo abbiamo fatto ad Ariano Irpino con l’ex sindaco Gambacorta ed esponenti del partito, presto ce ne saranno ancora altri con riferimenti importanti. L’incontro con D’Alessio è stato organizzato dalla vice portavoce campana di Fdi, l’avellinese Alessia Castiglione. La coalizione civica che ha sostenuto il sindaco e variegata, è stato invitato ritenendo quei temi interessanti. La storia politica di D’Alessio è nota a tutti, a noi farebbe piacere se un sindaco scegliesse Fdi.

Il “satrapo” Vincenzo De Luca sarà ancora una volta il candidato da battere. Come giudica il suo operato nell’emergenza covid?
Abbiamo assistito a due mesi di campagna elettorale a spese dei cittadini. Pensa di cancellare cinque anni di malgoverno con i lanciafiamme ed i cinghialoni. Manca di rispetto ai cittadini e alle istituzioni. Ha interpretato il ruolo di Presidente della Campania per trarre vantaggio elettorale. E’ stato eccellente soltanto sotto l’aspetto comunicativo.

Il Governatore rivendica risultati anche al cospetto del Governo…
Se avesse dovuto affrontare l’emergenza come in altre regioni del nord Italia non avrebbe avuto il tempo di fare campagna elettorale. Con le sue invettive, le restrizioni per le uscita di casa, ha ammesso la totale incapacità di reazione del sistema sanitario territoriale alla pandemia. Dai protocolli firmati con il Governo avremmo dovuto avere 500 posti letto in terapia intensiva ed invece eravamo a 350. I cittadini sono stati responsabili ed intelligenti a non uscire perché avevano ben presente la situazione degli ospedali in Campania. Al Frangipane di Ariano è stato un disastro, l’apertura della palazzina Alpi al Moscati di Avellino  è stata annunciata a più riprese ed avvenuta con estremo ritardo, per non parlare dell’ospedale di Pozzuoli.

De Luca non ha avuto parole dolci per Ariano e gli arianesi…
Con le sue uscite folkloristiche vorrebbe far dimenticare ciò che ha detto e fatto all’inizio della pandemia. E’ poco più di un influenza, il Covid accompagnava alla morte i 94enni. Non è facile dimenticare, così come non si dimenticano le interviste a Rai Tre da Lucia Annunziata quando il 5 marzo diceva che il concorsone si sarebbe celebrato regolarmente nonostante gli assembramenti di persone tra cui alcune certamente provenienti dal nord. E poi le partite di calcio giocate regolarmente. Tutto questo accadeva molto dopo la festa di carnevale legittima di Ariano Irpino del 21 febbraio. Non dimenticheremo tutte queste cose in campagna elettorale. Speriamo in un confronto con De Luca, il Kim Jong-Un campano che perde la testa quando è messo davanti alle proprie responsabilità lo abbiamo visto tutti cosa è accaduto in consiglio regionale quando è stato incalzato dall’opposizione.



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