Regionali, la maggioranza De Luca chiede di votare il 6 settembre. Insorgono le opposizioni – IL CIRIACO

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Votare la prima domenica di settembre è possibile. Ne è convinto il consiglio regionale della Campania, o meglio la sua maggioranza che ha approvato una risoluzione con cui chiede al Governo di andare al voto per le elezioni regionali 2020 il prossimo 6 settembre.

A presentare la proposta, il capogruppo del Pd Mario Casillo che ha sottolineato come “la Regione Campania vuole dare una risposta chiara e concreta alle famiglie e al mondo della scuola garantendo che si svolgano le operazioni di voto prima della riapertura dell’anno scolastico, in modo che questo possa poi proseguire senza interruzioni”. Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente di Palazzo Santa Lucia Fulvio Bonavitacola che ha accusato il Governo di “aver fatto un accordicchio per mercanteggiare sulla salute e sull’apertura dell’anno scolastico, perché qualcuno si illude di recuperare il nulla in qualche ora in più. La competenza per fissare la data delle elezioni è regionale. Avevamo previsto uno svolgimento ordinato e rispettoso delle norme anticovid per votare alla fine di luglio e riaprire le scuole dal 1 settembre, poi in Parlamento, con un emendamento, hanno aperto una finestra elettorale dalla metà di settembre. Una vera follia che non tiene conto nemmeno delle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico e di fronte al quale il comportamento del ministro della Pubblica istruzione è censurabile”.

Contrarie le opposizioni. A partire dal Movimento cinque stelle. “Votare per le regionali ai primi di settembre equivale a calpestare il normale esercizio democratico, in base al quale ai cittadini deve essere garantito il diritto di voto attraverso un processo di consapevolezza e conoscenza. Processo che non può certo svilupparsi in tempi così compressi né avvenire in pieno agosto- ha dichiarato la capogruppo Valeria Ciarambino- Fissare una data del voto così vicina equivale a favorire chi non ha bisogno di costruire alcun rapporto di fiducia con gli elettori, in quanto alimenta i suoi consensi in altra maniera. E non ci sorprende se in testa a chi vuole elezioni così vicine ci sia il governatore della Campania, che mentre impugnava il lanciafiamme aveva il coraggio di chiedere elezioni a luglio esclusivamente per capitalizzare un consenso ottenuto e cavalcando il palcoscenico della paura e dell’emergenza”. Caduto nel vuoto anche l’invito rivolto dal consigliere di Fratelli d’Italia Luciano Passariello al capogruppo Pd a “ritirare la sua proposta anche perché la gente aspetta altro da questo Consiglio e dalla politica perché, alla fine del mese di giugno, arriverà la vera pandemia, i licenziamenti, i fallimenti, la povertà”.

 

 

 



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