Se il governatore Vincenzo De Luca dovesse accettare di non ricandidarsi al terzo mandato, allora qualcosa in cambio potrebbe chiedere. Non uscirà di scena a mani vuote. Il prezzo potrebbe essere alto. De Luca potrebbe ad esempio trattare con la segretaria Elly Schlein e alla fine decidere di non correre con una sua coalizione ma di restare nel centrosinistra, dare un contributo indispensabile – quasi sicuramente – a non far perdere l’alleanza di Campo largo.
Il governatore potrebbe decidere di defilarsi, piazzando i suoi fedelissimi nelle liste del centrosinistra. Non sarà facile, Schlein, si dice, non sia intenzionata ad non candidare i dem che si professano fino all’ultimo fedeli a De Luca. E potrebbe non esserci spazio per alcuni – non tutti, almeno per quelli non indispensabili – dei consiglieri regionali che il 5 novembre scorso hanno votato la legge regionale che permette il terzo mandato. La segretaria pd, rivelano i bene informati, è determinata ad essere intransigente, a dare un segnale forte.
Certo, qualche eccezione potrebbe farla, altrimenti pure con De Luca in squadra, il risultato delle urne sarebbe deludente.
Comunque, il governatore potrebbe provare a proporre un candidato presidente della Regione: si dice che potrebbe essere Lucia Fortini, assessore regionale alla istruzione e alle politiche sociali, una delle persone di cui il governatore si fida di più. Ma potrebbe essere non solo questa la proposta di De Luca: ci sarebbero altri nomi. Il governatore potrebbe anche provare a chiedere per il figlio Piero, deputato, il ruolo di vice segretario nazionale del Pd o comunque una poltrona ai piani alti del Nazareno.
Insomma, la pace per le regionali ha un prezzo. Lo scontro con Schlein non è inevitabile. Perché in Campania non si può perdere, è presidio imprescindibile per il centrosinistra.
E De Luca non candidato alla Regione che cosa potrà fare? Tornare magari a proporsi per fare il sindaco di Salerno, tornare da dove è venuto, alla città che lo ha politicamente lanciato.
Ma la trattativa tra De Luca e Schlein potrebbe anche fallire. Allora De Luca potrebbe candidarsi a presidente della Regione sfidando il centrosinistra. Sarebbe un problema per il Pd, per Schlein, per Piero De Luca e per tutti i deluchiani che indossano oggi la casacca dem. E anche qualora ci fosse un impedimento di carattere giuridico, se la legge sul terzo mandato dovesse essere impugnata o cancellata, per De Luca ci sarebbe sempre l’opzione Fortini o qualche altro a sostituirlo.
Il terzo polo regionale di De Luca troverebbe probabilmente l’appoggio dei moderati, riuscirebbe a rubare voti al centrosinistra – anche per effetto del disgiunto – e del centrodestra. Pare che il governatore sia già al lavoro per le liste: al momento ce ne sarebbero due in via di composizione: Campania Libera, De Luca presidente.
Senza De Luca, il centrosinistra invece potrebbe indicare come candidato il magistrato Raffaele Cantone, oppure Roberto Fico, 5stelle, ex vice presidente della Camera. Ma la strada per le regionali è molto lunga.