Condividono una certa antipatia per il Pd e di essere alfieri instancabili della aree interne; ora anche la necessità di ritagliarsi uno spazio per le regionali. Per tali ragioni, tra Clemente Mastella e Gianluca Festa c’è feeling. Uno è sindaco di Benevento – al secondo mandato -, l’altro è stato sindaco di Avellino, ma è come se lo fosse ancora. Tra i due un patto d’onore, o meglio di opportunità politica.
Nel centrosinistra non possono trovare posto. Mastella lo ha ripetuto più volte: con questo Pd nulla da fare. Come potrebbe un paladino del Centrismo di vecchia maniera sintonizzarsi con il rinnovamento intransigente del centrosinistra della segretaria Elly Schlein e dei 5stelle?
A Festa invece il Pd, ormai da tempo, ha ritirato la tessera. Ed è normale, dopo che l’ex sindaco si è schierato contro i candidati dem in ogni tornata elettorale. Mastella e Festa non possono non stare insieme: per ragioni ideali, logistiche, di strategia elettorale, ovvero per superare la percentuale di sbarramento del 2,5 che la nuova legge elettorale regionale ha previsto anche per le liste ricomprese in una coalizione.
Mastella e Festa un po’ di voti ce li hanno, un consenso molto personale, e possono giocarsi con dignità la partita, possono pesare, condizionare l’esito delle regionali.
Devono solo capire con chi schierarsi.
In un primo momento il tandem Mastella-Festa era diretto verso Matteo Piantedosi, candidato del centrodestra. Ma il Ministro dell’Interno non perde occasione per ricordare che non sarà in corsa per la carica di governatore.
Per Mastella e Festa sarebbe stata una soluzione: il capo del Viminale non ha una appartenenza politica, è al governo come tecnico. E’ vicino alla Lega quanto alla premier Giorgia Meloni. Sarà la leader di Fratelli d’Italia a consigliare il suo ministro dell’Interno. L’alternativa sarebbe Edmondo Cirielli, vice Ministro degli Esteri, esponente di Fratelli d’Italia.
In questo caso, però, Festa e Mastella proverebbero con la coalizione del governatore Vincenzo De Luca, intenzionato ad essere in campo per il terzo mandato, senza il centrosinistra del Pd di Schlein ma con una coalizione di civiche. I fedelissimi dello Sceriffo di Salerno sono già al lavoro. Nello Masturzi, capo della segreteria di De Luca, starebbe lavorando alla lista “De Luca presidente”; il governatore in persona si occuperebbe di mettere insieme “Campania Libera”, e poi ci sarebbe la compagine di “Mai più Ultimi”. E in questa coalizione ci sarebbe posto anche per una lista formata dalla unione di Noi Campani di Mastella e Davvero di Festa.
De Luca e Festa insieme. Erano nemici da sempre ma la pace c’è stata per intercessione della sindaca di Avellino, Laura Nargi. “Sul Pd avevi ragione”, avrebbe detto il governatore a Festa.