Siamo alla stretta finale e si moltiplicano riunioni, contatti, telefonate e…lettere. Nella surreale vicenda della seconda candidatura maschile nella lista del Pd alle prossime Regionali, spunta infatti una missiva che, nella serata di ieri, sarebbe stata inviata al segretario nazionale Nicola Zingaretti, dalle componenti che sostengono la candidatura di Michelangelo Ciarcia. Nella lettera, oltre alla firma dell’attuale numero uno di Alto Calore Servizi, ci sarebbero anche quelle di Rosetta D’Amelio e Maurizio Petracca (consiglieri uscenti e sicuri ricandidati nella lista dem). L’iniziativa sarebbe stata assunta dopo che da Roma, dall’inner circle dello stesso Zingaretti, sarebbero arrivate delle pressioni sul livello regionale, e su De Luca, per rivedere una scelta, quella della candidatura di Ciarcia, che in mattinata appariva più che probabile. Il contenuto della lettera farebbe riferimento alle ragioni per le quali Ciarcia sarebbe una candidatura da preferire a quella di Petitto: tra queste appartenenza (anche se Petracca è arrivato nel Pd da pochi mesi) e coerenza. Un tentativo che dovrebbe, secondo i promotori, mettere anche i livelli nazionali nelle condizioni di doversi attenere alle indicazioni che erano arrivate da Napoli, ma che non scalfisce Petitto. «Sono tranquillo e non devo certo dimostrare la mia appartenenza al Pd – ha detto – ci sono autorevoli esponenti del partito, dal segretario Zingaretti a Oddati che vedono con favore la mia candidatura, come del resto confermato dal sindaco di Avellino, Festa, anche lui zingarettiano della prima ora».