Regionali, parte la corsa: De Luca blindato con gli uscenti. E su Maresca… – IL CIRIACO

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NAPOLI – INDAGINE TRUFFE NEGLI APPALTI PUBBLICI IN CAMPANIA – DIVIETO DI DIMORA PER LA MOGLIE DI MASTELLA SANDRA LONARDO – 63 GLI INDAGATI – CARABINIERI ALL INGRESSO DEL CONSIGLIO REGIONALE (Napoli / IPA/Fotogramma, Napoli – 2009-10-21) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Ci sarà un pre e post Coronavirus anche per la politica campana. Se prima dell’emergenza sanitaria, al netto dei passaggi formali, c’era ancora chi lavorava ad un possibile accordo Pd Movimento cinque stelle, con molti tra i democrats pronti a silurare De Luca per sposare la candidatura del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e replicare lo schema di accordo nazionale, l’arrivo della pandemia ha cambiato tutto. Il Governatore ha gestito l’emergenza, sia durante il lockdown che durante le fasi successive, ritagliandosi un ruolo di battitore libero, oscurando sia la sua squadra di governo che i consiglieri regionali, tanto di maggioranza quanto di minoranza, e finanche il partito che rappresenta, il Pd. De Luca è riuscito nel suo intento: ottenere un ruolo da protagonista sullo scenario nazionale che, stando a sondaggi e rumors, lo vedrebbero oggi, a tre mesi dall’inizio dell’emergenza, salire nell’indice di gradimento dei campani. Una strategia vincente che vede oggi il Partito democratico fuori tempo massimo per un’eventuale scelta alternativa, ma anche scemare la candidatura del Ministro Costa, un nome che il Movimento cinque stelle non può sprecare.

Mesi di emergenza che hanno acuito ancor di più lo scontro tra i pentastellati campani e il presidente, facendo così svanire definitivamente anche la più remota possibilità di dialogo tra le parti. Ora De Luca punta ad accelerare in vista del voto che, in attesa dell’ufficialità, dovrebbe tenersi a metà settembre. Obiettivo del Governatore, che ha già incassato la formale investitura dall’assemblea regionale del Pd, è chiudere il cerchio delle alleanze. Un tavolo con le forze del centro sinistra dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni, appuntamento a cui sarà chiamato anche il M5S che, salvo stravolgimenti, dovrebbe però declinare l’invito. Anche in Irpinia si scaldano i motori. Se nel listino dem le candidature appaiono blindate almeno per quanto riguarda gli uscenti Maurizio Petracca e Rosetta D’Amelio e per il decariano Livio Petitto, via Tagliamento deve fare i conti anche con altre ambizioni che potrebbero trovare compensazione in parte nella seconda quota rosa della squadra di bandiera, in parte nelle liste civiche collegate al Governatore. Via Tagliamento deve infatti sciogliere ancora alcuni nodi, tra questi il ruolo che vorrebbero giocare l’ex senatore Enzo De Luca e la sua componente, ma anche l’eventuale discesa in campo di qualche primo cittadino come il sindaco di Teora Stefano Farina.

Nessun dubbio sulla ricandidatura di Carlo Iannace nella lista “De Luca Presidente”, né su quella del delegato alle Aree Interne Francesco Todisco che lavora ad una compagine più tendente a sinistra che dovrebbe tener dentro Articolo Uno, Leu, e provare a coinvolgere Socialisti e Verdi. Tra i papabili candidati, sempre all’interno di una delle liste civiche, c’è anche il sindaco di Summonte Pasqualino Giuditta, mentre resta da capire se “Italia Viva” correrà con una sua lista oppure se i suoi candidati saranno ospiti in casa altrui. Di certo il candidato irpino per i renziani è il consigliere uscente Enzo Alaia, che potrebbe essere accompagnato nell’avventura elettorale dal giovane vicesindaco di Aiello del Sabato Sebastiano Gaeta. Per quanto riguarda l’universo dei popolari, a sostegno di De Luca potrebbe arrivare una lista partorita da Ciriaco De Mita e Clemente Mastella: in campo ci sarà l’ex manager del “Moscati” Pino Rosato.

Da capire poi come si muoverà la sinistra, Sinistra Italiana e Dema. Nonostante qualche canale di interlocuzione sia stato avviato tra De Luca i vertici regionali, SI ha escluso una possibile convergenza sull’ex Governatore. In particolare in Irpinia, dove la sinistra che ha fatto squadra alle amministrative potrebbe proporre proprio il nome del capogruppo di “Si Può” Amalio Santoro, la contrarietà è nettissima. Allo stesso tempo però la costruzione del terzo polo che vedeva insieme M5S, Dema, Si  e pezzi di società civile, svanita la candidatura di Costa, appare un percorso abbastanza in salita. A smuovere ulteriormente le acque nel mondo di centro sinistra lontano da De Luca, arriva l’ipotesi Catello Maresca. Tirato per la giacchetta del centro destra, il magistrato anticamorra ha però chiarito che la sua eventuale discesa in campo non sarà mai sotto vessilli di partito, ma solo se chiamato a rappresentare un progetto civico. Un’ipotesi che nelle ultime ore sembra affascinare il Movimento cinque stelle, in particolare l’ala legata al Presidente della Camera Fico poco incline alla corsa in solitaria dei pentastellati guidati dalla capogruppo uscente Valeria Ciarambino. Un ragionamento che non dispiacerebbe neanche al coordinatore regionale di Si Tonino Scala che ha definito l’ipotesi “stuzzicante ed interessante”. Se confermata la data del 12 e 13 settembre, le candidature al consiglio regionale della Campania andranno presentate entro fine luglio.  Il tempo per trovare la quadra, dunque, stringe per tutti.



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