Regionali, quel sondaggio che premia De Luca ma non piace al Pd – IL CIRIACO

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I sondaggi vanno sempre presi con le pinze e mai iscritti alla categoria delle verità assolute. Offrono però, se si va oltre al chi ha vinto e chi ha perso, degli spunti interessanti e possono anche anticipare possibili scenari. E’ il caso del sondaggio realizzato dalla Swg e pubblicato, in esclusiva, da Fanpage.it. La rilevazione, effettuata alcuni giorni fa su un campione rappresentativo anche se molto limitato della popolazione campana, ha confermato quello che era emerso in un precedente sondaggio realizzato da Ipsos ovvero il grande vantaggio, ben 22 punti, di De Luca su Caldoro. Non è questo il punto sul quale intendiamo soffermarci, piuttosto intendiamo capire cosa può significare l’altro dato sorprendente di questo sondaggio ovvero la forchetta attribuita alla lista “De Luca Presidente” accreditata di una percentuale tra il 17 e il 19 per cento che ne fa la seconda formazione in termini di consensi dopo il Pd. Se questo fosse davvero l’esito del voto saremmo in presenza di un’operazione riuscita alla perfezione: quella cioè messa in piedi dallo stesso De Luca che ha, fin dall’inizio, lavorato per rendere sempre più forte la sua civica, anche a costo di imbarcare candidati provenienti dal centrodestra. L’obiettivo, nemmeno tanto velato, è quello di rendere sempre più “autonomo” il Governatore mettendolo al riparo da possibili intoppi provenienti da quello che è pur sempre il suo partito. In sostanza con questa operazione De Luca ha cercato di costruirsi una sorta di partito personale composto da consiglieri a lui fedeli attraverso i quali “depotenziare” l’insorgere di malumori nel Pd. Tutto sarebbe reso possibile certamente grazie al carisma di De Luca, notevolmente cresciuto nel periodo dell’emergenza, ma anche alla debolezza politica del Pd che non ha avuto il coraggio di proseguire sulla strada intrapresa fino all’inizio dell’emergenza (mettere da parte De Luca e convergere su un nome terzo, quello del Ministro Costa, e riproponendo anche qui l’alleanza di governo con il M5S). E di questo non ha dubbi Umberto Del Basso De Caro che lo ha ribadito rispondendo ad una precisa domanda sull’argomento. A dire il vero nemmeno a Napoli le maglie eccessivamente larghe dello schieramento deluchiano erano state accolte con gioia. Lo scontro tra il segretario provinciale Marco Sarracino e quello regionale Leo Annunziata, deluchiano doc, era finito addirittura al Nazareno dove entrambi erano stati convocati (ma solo per dire che avrebbero dovuto risolverla in sede locale) proprio per la vicenda delle troppe liste e degli arrivi dal centrodestra. Alla prova dei fatti le liste si sono ridotte di un paio di unità, ma in tutte e cinque le province lo schieramento “De Luca Presidente” si presenta molto forte con candidati radicati e votati al massima fedeltà al Governatore uscente. Un bene sicuramente per De Luca e per la coalizione, ma chissà se nel Pd la pensano tutti allo stesso modo.



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