«Siamo noi l’unica alternativa a Caldoro e De Luca, gli autori del fallimento degli ultimi dieci anni. La battaglia di “Terra” non è di mera testimonianza, ma punta al cambiamento necessario per la Campania e per l’Irpinia: un nuovo modello di sviluppo contro anni di aggressione ambientale ai nostri territori».
Tony Della Pia, Rita Labruna, Annamaria De Stefano e Alfredo Galdieri si presentano. Sono loro i quattro candidati irpini della lista “Terra”, la compagine di sinistra e ambientalista, nata su impulso del movimento Stop Biocidio, che candida alla carica di Governatore della Campania l’avvocato Luca Saltalamacchia.
«Continua la battaglia politica che da anni conduciamo sul territorio provinciale. Una battaglia che oggi, grazie alla capacità di fare squadra di forze sociali, partiti e movimenti, propone un modello di sviluppo alternativo per la Campania, candidandosi alle elezioni regionali» spiega Tony Della Pia, segretario provinciale di Rifondazione comunista. «L’Irpinia viene privata ogni anno di duemila ragazzi che vanno via, mentre al loro posto arrivano le multinazionali dell’eolico selvaggio a colonizzare i nostri territorio- aggiunge Della Pia- per noi ambientalismo significa mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo». A guidare la lita “Terra” in Irpinia sarà Rita Labruna di Sinistra Italiana. «Il nostro è un progetto includente- spiega- parte dai movimenti civici ambientalisti della Terra dei Fuochi e si carica delle vertenze irpine. Per noi la questione ambientale non può essere scissa da quella ambientale ed economica che riguarda anche l’Irpinia. La pandemia e la reazione emotiva che questa porta, non possono distrarre dai danni prodotti in cinque anni di amministrazione De Luca. Una questione su tutte, quella sanitaria che vede l’Irpinia, e l’emergenza Covid lo ha confermato, priva di ospedali e reti territoriali, con una medicina territoriale smantellata. I due blocchi di centrosinistra e centrodestra con Caldoro, sono comitati d’affari in campagna elettorale da sempre. “Terra” vuole invece recuperare il tempo, quello dei nostri territori, delle aree interne, di una generazione di precari a cui oggi le promesse non bastano più». Nella compagine anche la componente cattolico democratica, rappresentata da Annamaria De Stefano già candidata alle scorse amministrative con la lista “Si Può”. «Il tempo delle candidature di testimonianza è finito. Riportiamo al centro del dibattito politico lo sfruttamento del nostro territorio, che ha una vocazione agricola e turistica, oggi messa a durissima prova da eolico selvaggio e rifiuti. Un territorio da sanare e mettere in sicurezza, dopo anni di cementificazione affaristica. “Terra” – commenta De Stefano- vuole tradurre i principi e i valori che ognuno di noi ha maturato sul territorio, in azioni concrete, in scelte politiche capaci di determinare una reale inversione di rotta. L’economia è fatta anche di produzione di beni di servizio, non c’è questione civile separata da modelli di sviluppo e di lavoro». Ad entrare nello specifico dello spirito della lista è l’ingegnere di Montoro Alfredo Galdieri: «Terra mette insieme le vertenze del territorio, obiettivo è mettere al centro dell’azione politica le nostre aree e il cittadino. Ed è la differenza sostanziale rispetto ad una coalizione, quella di De Luca, che mette insieme di tutto con l’unico risultato di rappresentare il nulla. Sanità, ambiente, giustizia sociale, lavoro: gli autori del fallimento degli ultimi dieci anni sono ben noti, prima Caldoro poi De Luca. Non è più sopportabile, e lo stiamo vedendo anche in queste ore con l’inchiesta sulla gestione Covid, vedere amministratori preoccuparsi di appalti e non di problemi reali delle persone. “Terra” pone la questione morale in Campania: vogliamo riportare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni».