Regionali, Todisco: aree interne e buona politica, la sfida di “Democratici e Progressisti” – IL CIRIACO

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Un progetto che va oltre i partiti e che intende essere veicolo di un altro modo di fare politica. Il battesimo di Democratici e Progressisti avviene all’insegna della pacatezza dei toni, della riscoperta del valore della militanza, dell’impegno a favore delle aree interne, un impegno concreto e lontano da luoghi comuni e cose irrealizzabili. Spetta a Francesco Todisco, consigliere delegato del Governatore per le aree interne, il ruolo di anfitrione di una lista ( i cui candidati sono Donato Cifrodelli, Maria Teresa Cipriano e Nadia Santamaria) che è ai nastri di partenza in tutte le province e che vuole giocarsi le sue carte senza paura, in un rapporto ci competizione dialettica con il Pd. «Mi auguro che questa possa essere una campagna elettorale costruttiva e propositiva, anche se la fase di definizione delle candidature non si è caratterizzata particolarmente per uno slancio costruttivo e di idee. Per quanto ci riguarda abbiamo messo in piedi una lista di cui sono molto orgoglioso perché rappresentativa di pezzi importanti della società: dalla scuola alla pubblica amministrazione e di pezzi importanti del territorio. Abbiamo voluto rappresentare la continuità di un lavoro accanto al Governatore De Luca caratterizzando la coalizione con la nostra presenza, intimamente e sinceramente politica. La presenza di una sinistra capace di stare nel governo delle cose, è una sinistra che vuole provare a dialogare con lealtà e autonomia con le altre forze politiche del centrosinistra a partire dal Pd: con lealtà e autonomia nei confronti del Presidente De Luca». Un dialogo costante sulle cose da fare, a cominciare dal lavoro sulle aree interne dove l’impegno di Todisco si è caratterizzato in maniera evidente. «Questa lista lista nasce intorno al tema delle aree interne. Siamo convinti che siano una grande opportunità per il Paese, non siamo quelli che alle aree interne mettono il vestito del lamentismo, della paesologia e della malinconia: sono una opportunità per la Campania e per il Paese più in generale. Proprio la convivenza con questa stagione drammatica ci ha insegnato che questi territori possono consentire una convivenza diversa tra le persone, più sicura. Tutto questo a condizione che si facciano investimenti importanti, strategici, a partire dalle infrastrutture digitali. E’ inutile parlare di telemedicina, teledidattica e smart working quando poi in qualche paese dell’Alta Irpinia ci sono difficoltà a parlare anche con un normalissimo cellulare. C’è bisogno di investimenti digitali che consentano a chi vuole sperimentare qui le proprie competenze può farlo. Saranno gli elettori a giudicare ma credo di aver fatto tanto lavoro insieme al Ministro per la Coesione Territoriale e al Ministro per il Mezzogiorno che ha apprezzato il tavolo per le aree interne: quello è il punto qualificante per la prossima amministrazione regionale e il punto di partenza per la nostra lista».



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