Il 6 novembre, presso l’Università degli Studi di Salerno, si è tenuta la cerimonia di premiazione della II edizione del concorso letterario “Riaccendi UNISA” ideato dagli studenti Pasquale Bruno e Mattia Vitale. Un’iniziativa che si conferma come un momento di competizione artistica, ma anche un’importante occasione per gli studenti di esprimere liberamente la propria creatività e le proprie emozioni al di fuori dei classici percorsi accademici.
Il concorso, promosso dalle associazioni universitarie Omnibus, Horizon e dalla rivista culturale FiatLux, è nato dalla necessità di creare uno spazio fertile per il confronto e lo scambio di idee, un’esigenza particolarmente avvertita durante i periodi difficili della pandemia. L’evento ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti, supportati da una giuria composta da docenti dell’Ateneo, come la professoressa Linda Barone e il professor Stefano Amendola, presenti alla cerimonia, e dalla collaborazione con Edizioni Il Papavero, che ha pubblicato un volumetto contenente tutti i testi in concorso.
Durante la premiazione, i protagonisti della manifestazione hanno ricordato come questa iniziativa rappresenti non solo una gara letteraria, ma un’occasione preziosa per i giovani di avvicinarsi al mondo della scrittura e del libro. La dott.ssa Martina Bruno, editrice di Edizioni Il Papavero, ha sottolineato l’importanza di promuovere la cultura attraverso la nostra lingua e i nostri scritti: “La cultura è il nostro patrimonio più grande e abbiamo il dovere di preservarla, valorizzarla e stimolarla, anche e soprattutto attraverso i giovani”. La sua riflessione ha messo in luce come simili concorsi possano rappresentare uno spazio sicuro in cui i ragazzi possano “far sentire la propria voce” mettendo su carta le proprie idee e le proprie storie e, attraverso questa esperienza, crescere. Anche i docenti universitari hanno ribadito l’importanza di iniziative come questa, complimentandosi con tutti i partecipanti: i testi hanno rispecchiato l’anima degli studenti, una porta socchiusa che ha permesso di affacciarsi su un mondo troppo spesso sconosciuto. Gli universitari non devono essere solo di passaggio nel campus, non è ciò che desiderano, e gli elaborati, la partecipazione e l’interesse verso questa iniziativa né è una chiara dimostrazione.
Un momento particolarmente toccante della cerimonia è stato dedicato alla memoria di Francesca Lena, una giovane studentessa di Lettere scomparsa prematuramente a soli 19 anni. A lei è stata dedicata la raccolta dei racconti in gara, un gesto simbolico per ricordare come la scrittura possa lasciare un’impronta e rendere immortali i nostri pensieri e i nostri sentimenti. “La scrittura è un’abilità che deve essere coltivata. – sottolinea Pasquale Bruno – Viviamo nella società dello scrivere (tra whatsapp, email e altro) ma è una scrittura utilitaristica, non scriviamo più per noi stessi. Eppure questo ci rende umani, ci fa sentire meno soli e ci fa capire che facciamo parte di un qualcosa. Noi studiamo ciò che è stato scritto, è però giusto che creiamo anche altro: non fermiamoci”
Mattia Vitale ha voluto invece ringraziare i partecipanti, sottolineando il coraggio di chi ha scelto di mettersi a nudo attraverso le parole: “Molti scrivono ma non si lasciano leggere, e questo significa non dare agli altri l’opportunità di correggerti o semplicemente di dirti ‘bravo’. Questo concorso mira anche a questo”. Le sue parole hanno messo in luce l’obiettivo del progetto: spingere i giovani a esporsi, a confrontarsi e a crescere anche grazie all’apprezzamento e alla critica costruttiva degli altri.
“Riaccendi UNISA” si conferma così come un’importante realtà nel panorama universitario salernitano, un’iniziativa che punta a mantenere viva la passione per la scrittura e il dibattito culturale, elementi che rappresentano la linfa vitale di ogni società in continua evoluzione.