Rifiuti, il servizio da Irpiniambiente all’Ato, che deciderà sull’ affidamento. Il rischio privatizzazione

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Sì al trasferimento del servizio rifiuti dal Irpiniambiente all’Ato che ora dovrà procedere con un nuovo affidamento. Ieri mattina il via libera del Consiglio provinciale che ha all’unanime per la cessione del ‘ramo d’azienda rifiuti’ dalla provincializzata – Irpiniambiente – all’ente d’ambito.
Palazzo Caracciolo mantiene il marchio: significa che Irpiniambiente si occuperà della depurazione industriale e di altri servizi che verranno aggiunti in secondo momento. Toccherà all’Ato ora avviare la procedura per l’affidamento del servizio, operazione che dovrà essere conclusa a stretto giro come sottolinea il presidente dell’Ato, Vincenzo D’Alessio, sindaco di Mercogliano. “E’ assolutamente necessario accelerare i tempi e arrivare preparati alla dead line del 30 marzo, la legge parla chiaro (altrimenti a decidere sarà il Governo ndr)”. Non escludiamo la possibilità del privato, ci adegueremo ai dettami normativi. Ci auguriamo che i tecnici portino avanti un lavoro certosino, perché alla fine tutto ricadrà sui Comuni e sui sindaci che devono essere coinvolti tutti in questa scelta”.
Buonopane invece è fermamente contrario alla gestione privata: “La Provincia ha fatto la sua parte con la deliberazione in cui si impegna a cedere l’azienda Irpiniambiente. Occorrerà fare una valutazione in tempi strettissimi, dopodiché la vicenda resta in capo all’Ato che stabilirà la procedure. Irpiniambiente da oggi diventa una multiservizi che si occuperà non solo della depurazione industriale, ma anche di altri servizi che attengono alle funzioni proprie della Provincia, come manutenzione ordinaria della viabilità, del patrimonio edilizio scolastico, del controllo delle caldaie, della pulizia delle strade. Le interlocuzioni con i sindacati ci sono state ma non sempre i messaggi arrivati dall’Ato sono stati chiari. Certo è che nel momento in cui è stato messo un punto rispetto alla cessione, la Provincia ha immediatamente risposto”.
Parte intanto la valutazione finanziaria della dotazione di Irpiniambiente. Sarà una terna di professionisti indicati da Provincia, ATO e Irpiniambiente a stabilire la cifra. Per il consigliere provinciale Mimmo Biancardi, l’ex presidente Biancardi, “si deve pagare in relazione al reale valore della società. Valutata tra le migliori in Italia come servizio di raccolta, fuori da ingerenze della malavita”.



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