Rifiuti, Petracca: “Basta con questo cabaret mediatico. Cerchiamo di remare nella stessa direzione”

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Il capitolo rifiuti si arricchisce di una nuova puntata. Questa volta, l’alzata di scudi è di Maurizio Petracca che, in una conferenza stampa presso la sede provinciale del Partito Democratico, ha fatto il punto sulla questione.

Il consigliere regionale va direttamente al sodo, mettendo in campo al quesitone principale rappresentata dalla fuoriuscita del comune di Avellino da Irpiniambiente, con un’apertura nei confronti del capoluogo: “Esiste una difficoltà oggettiva con la fuoriuscita di Avellino che ha creato un subambito. Questo creerà problemi nei restanti comuni della provincia. C’è da tenere in campo tutte le opzioni, partire dalla società a totale capitale pubblico, qualora questa ipotesi non dovesse essere fattibile per una questione di costi, c’è da prendere in considerazione il coinvolgimento di un privato e andare a creare una società mista. Su questa, inevitabilmente si farà un discorso con tutti i comuni e si cercherà di recuperare anche il capoluogo“.

Sono stati giorni caldi tra il presidente della provincia Buonopane e il presidente dell’Ato Vittorio D’Alessio. In particolare, Petracca ha voluto rispondere a delle dichiarazioni del sindaco di Montella:

Ho risposto rispetto a dichiarazioni volgari prive di fondamento che ho letto dai giornali. Questo narcisismo ossessivo, politicamente parlando, che ha Buonopane non ci porterà da nessuna parte. Allo stato la provincia non ha nessuna competenza sul ciclo dei rifiuti. Con la fuoriuscita del capoluogo, se Irpiniambiente non dovesse essere ceduta all’Ato, quindi coinvolta nel ciclo di gestione, rischia di scomparire, con un evidente danno erariale. Basta con quello che definisco un cabaret mediatico, che sono vicende politiche che poco hanno a che fare con la questione. Buonopane, in ogni sua dichiarazione, chiude con la richiesta di ‘abbassare i toni’, per poi alzarli da solo. C’è un problema di bipolarità qui“.

Quindi l’appello di mettere da parte tutto e ripartire insieme, tentando di costituire una società a totale capitale pubblico: “Proviamo a lavorare tutti insieme, resettiamo tutto. Non è una vicenda partitica, che vede coinvolti tutti, perché i territori non hanno colore politico. Insieme, in maniera seria, si può arrivare a una conclusione. La vicenda dell’Ato è nota a tutti e i risultati sono figli di questo, dell’aver creato quello che doveva essere un ente unitario che ha visto invece una maggioranza e una minoranza. Ci dovrebbe essere una volontà vera nella cessione di Irpiniambiente. Non mi è ancora chiaro, tutt’oggi, il reale valore della società. La mattina vale zero e la sera otto milioni. Pubblico per pubblico, Irpiniambiente va ceduta. Dovremmo fare il passaggio, semplice, da un ente pubblico a una società a totale capitale pubblico“.

Il consigliere dem, da oggi, si occuperà della questione in prima persona, coinvolgendo i vertici regionali: “Per un anno non mi sono interessato di questa vicenda. I livelli istituzionali preposti hanno fallito, ma non è una mia opinione, è un dato di fatto. Quindi, dal momento che rappresento un riferimento regionale, in qualche modo devo dare delle risposte rispetto a richieste costanti che mi arrivano da sindaci, cittadini e dagli stessi lavoratori di Irpiniambiente. Esercito il mio ruolo istituzionale, contribuendo a quella società che mi ha eletto. E’ per dare una mano, non per togliere il ruolo a nessuno“.


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