Si fa itinerario capace di fondere tradizione e contemporaneità, dai falò agli spettacoli itineranti, dalle passeggiate alle visite guidate, la rassegna “Riti di Fuoco”, in programma a Lioni dal 7 al 10 dicembre. Tra i protagonisti la cantante Ginevra Di Marco e lo scrittore Franco Arminio con il suo “Sacro minore”. Una rassegna capace di essere più forte della pandemia, di resistere anche negli anni dell’emergenza. presentata questa mattina al Circolo della stampa. E’ l’assessore al turismo Maria Antonietta Ruggiero a spiegare come “Si tratta di un progetto culturale partito nel 2018. L’idea da cui siamo partiti era quella di narrare le leggende d’Irpinia, da cui è scaturito un vero laboratorio artistico e sociale in cui si incontrano le tradizioni d’Irpinia e di tutta Italia. Dopo la rinascita, questa rassegna rappresenta quella della consacrazione, la sfida è quella di superare i record degli anni passati. Accoglieremo quest’anno “La Ballata dell’Uomo Orso” proveniente dal Molise, viaggio nei pregiudizi dell’uomo di oggi e di ieri e il “Carnevale di Tricarico” dalla Basilicata con le sue misteriose maschere”. Un itinerario alla scoperta delle radici che vedrà protagoniste anche le Mulieres Garganiche e il Frente Murguero Campano. Attesissima Ginevra Di Marco, a cui si affiancheranno i bolognesi Slavi Bravissime Persone nel segno dei ritmi balcanici.
Ritorna anche il Clan H con “Tutto sbagliato al posto giusto”. Di scena anche il treno storico che arriverà a Lioni il 10 dicembre. A rappresentare l’Irpinia anche i lionesi Makardìa, Malammeste, Viviana Miele e i Cantatiemp. La rassegna sarà anche l’occasione per confrontarsi su tradizioni e leggende con il laboratorio di dialetto lionese della professoressa Fausta Palmieri e ke “Memorie di una Janara”, Emanuela Sica con letture di Gilda Rizzi e la Consulta delle Donne di Lioni. Si prosegue con i laboratori gastronomici de “Il laboratorio della creatività”, le escursioni in collaborazione con Sci Club Lioni e l’associazione N.O.G.R.A., i laboratori presepiale, l’esibizione della scuola di ballo Dancing Queen, le visite guidate. Rivivranno alcune delle figure simbolo delle tradizioni irpine come l’Osco Rabel, le Janare di Chianche e lo Squacqualacchiun di Teora fino all’omaggio floreale alla statua dell’Immacolata a cura dell’Azione Cattolica.
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