Avellino – L’isola ecologica di Campo Genova è stata chiusa nei mesi scorsi, quella nuova nell’ex Cecchini ancora non c’è. Complice anche il lockdown che ha impedito la realizzazione di quei lavori necessari ad aprire la nuova isola ecologica, oggi gli avellinesi si ritrovano senza un luogo fisico in cui andare a buttare i propri rifiuti ingombranti o speciali, ma anche quella differenziata in eccesso che non è stato possibile conferire secondo il calendario di IrpiniAmbiente. La società che si occupa della raccolta dei rifiuti ha attivato il servizio a domicilio per venire incontro alle esigenze dei cittadini, ma solo per quanto riguarda i rifiuti ingombranti. Per tutti gli altri gli avellinesi dovranno arrangiarsi in attesa che riapra l’isola ecologica.
Abbiamo deciso di testare il ritiro a domicilio avendo, oggettivamente, dei rifiuti ingombranti da buttare. E dobbiamo dire che sorgono molte perplessità di fronte a questo servizio. IrpiniAmbiente mette a disposizione un numero verde attivo dalle 8 alle 16, come si legge sul sito, senza distinzione tra i giorni, quindi immaginiamo che sia in funzione tutta la settimana, così decidiamo di chiamare. A onor del vero dobbiamo precisare che è bastata una sola telefonata per poter parlare con l’addetto al servizio. Erano i primi giorni di giugno. Chi ci ha risposto è stato molto disponibile. Dopo aver fornito tutti i dati richiesti, compreso la descrizione del tipo di rifiuto, però abbiamo fatto un’amara scoperta. «Il primo ritiro disponibile per Avellino è previsto il 20 giugno». Una risposta che ha destato qualche perplessità. Bisogna attendere quasi 20 giorni per potersi liberare dei propri rifiuti ingombranti che potrebbero essere dei mobili, un divano vecchio, un materasso e altre cose simili ovvero davvero ingombranti. Se una persona ha a disposizione una cantina o un garage, può limitare il disagio, altrimenti è costretto a convivere con quei rifiuti ingombranti per quasi un mese. Non è proprio una situazione piacevole, ma tant’è. Attendiamo che arrivi il 20 giugno.
Questa mattina ci ricordiamo che possiamo finalmente disfarci dei nostri rifiuti e, in verità, ci stavamo quasi dimenticando che avremmo dovuto farlo oggi. Dopo 20 giorni di tempo può capitare di dimenticare qualcosa. Prima di posizionarli davanti al portone, come richiesto da IrpiniAmbiente, decidiamo di fare una ulteriore telefonata al numero verde per avere conferma che oggi sarebbero passati a ritirarli, ma anche per sapere a che ora avremmo dovuto conferirli perché, nella prima telefonata, non ci era stato fornito un orario né noi avevamo avuto l’accortezza di chiederlo. Né tanto meno ieri o nei giorni precedenti qualcuno da IrpiniAmbiente ha avuto l’accortezza di contattarci per confermarci o ricordarci il giorno del conferimento, l’orario e altro. Quindi, dicevamo, decidiamo di telefonare noi e qui un’altra sorpresa: non riusciamo a parlare con nessuno. Ci accoglie una musichetta e poi una voce registrata che ci spiega che le linee sono momentaneamente occupate. Ogni tentativo di parlare con qualcuno ottiene lo stesso risultato e questo per tutta la mattinata, così come testimonia il video alla fine dell’articolo.
Nel giorno in cui è previsto il ritiro dei rifiuti ingombranti ad Avellino, forse l’unico giorno del mese (ma non ne abbiamo la certezza), da IrpiniAmbiente non risponde nessuno. Non sappiamo a che ora dobbiamo conferire i nostri rifiuti né possiamo avere conferma che il ritiro ci sarà (in 20 giorni può succedere di tutto, anche che venga annullato il ritiro per varie cause). Quindi decidiamo di lasciare, di mattina, quanto dovuto davanti al portone e proseguiamo con la nostra giornata e nel frattempo continuiamo a chiamare inutilmente. L’oggetto in questione è stato poi ritirato, anche se non sappiamo quando. Intanto i dubbi e le perplessità sul servizio offerto restano. 20 giorni di attesa per disfarsi di qualcosa, nessuno che ti risponde nel giorno in cui lo devi fare. Speriamo che l’isola ecologica apra il prima possibile.