Ritorno dei giudizi sintetici alla primaria, le associazioni si mobilitano

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Non si ferma la mobilitazione per protestare contro la riforma che mira a reintrodurre i giuizi sintetici alla scuola primaria. Associazioni di insegnanti, dirigenti e genitori sono pronti a far sentire la propria voce il 15 aprile dalle 17.30 alle 19.30.

Le Associazioni e Organizzazioni Aimc – Andis- Cemea – Cgd – Cidi – FLC Cgil – Legmabiente Scuola e Formazione- Mce – Proteo – Uciim, chiedono “di fermare un ritorno al passato che, in assenza di una motivazione pedagogica, resta l’espressione di una visione selettiva della scuola“.

Le associazioni, si legge sul volantino della mobilitazione, denunciano un’operazione che ancora una volta costringe la scuola, i bambini e le bambine, gli insegnanti e i genitori a essere ostaggio di riforme incompiute, senza esame dei risultati;  ritengono la valutazione il processo per garantire il diritto all’apprendimento di tutti e tutte, focalizzato sulla sua funzione formativa e non sulla classificazione dei soggetti; rivendicano che il mondo della scuola, dell’Università e della ricerca siano protagonisti attivi dei cambiamenti che si vogliono realizzare in una delle più significative istituzioni della Repubblica per la democrazia.

La riforma proposta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sostituirà i giudizi descrittivi attualmente in vigore con un sistema di voti da “ottimo” a “insufficiente”, con l’obiettivo di rendere più chiaro il processo di valutazione. A suo dire il sistema attuale con voci come “avanzato”, “intermedio”, “base” e “in via di prima acquisizione” risulterebbe incomprensibile.


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