“Rivoluzionerò il Piano Urbanistico della città” – Corriere dell’Irpinia

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AVELLINO – Una rivoluzione urbanistica. La promette Antonio Gengaro, candidato a sindaco del centrosinistra allargato, ai microfoni del circolo della stampa di Avellino, dove questa mattina ha partecipato alla presentazione dei candidati della lista M5S: “Il piano regolatore attualmente in vigore, quello GregottiCagnardi, ha ormai 16 anni. E’ tempo di aggiornarlo, di adeguarlo alle esigenze di una città capoluogo che nel frattempo è cambiata”.

Avellino è cambiata, per esempio, dal punto di vista della consistenza numerica della popolazione: “Era una città in espansione, ora è il contrario. Siamo ridotti a 52mila abitanti. Dobbiamo disegnare un nuovo Piano che tenga conto di quella che io chiamo Urbanistica di Prossimità, attenta alle esigenze delle singole zone e di chi ci abita”.

Sedici anni fa Gengaro era al governo della città insieme al sindaco Di Nunno. E’ un mea culpa? “Assolutamente no, anzi. All’epoca riuscimmo a far approvare un piano regolatore rivoluzionario. Ci fu un grande dibattito pubblico. Organizzammo delle conferenze urbanistiche. E poi scegliemmo la coppia Gregotti-Cagnardi che era il meglio dell’epoca: pensate che mentre disegnavano il Prg di Avellino lavoravano anche per un parallelo progetto a Singapore. E la città di Asiago si affidò a loro dandogli carta bianca per redigere il loro Prg a patto che ne discutessero con Ermanno Olmi. Fu rivoluzionario perché intaccò gli interessi di molti gruppi di potere dell’epoca, riuscendo per esempio a spostare il peso degli oneri di urbanizzazione dalle casse comunali a quelle di chi costruiva. E stabilimmo anche l’obbligo, per chi costruiva, di prevedere delle zone di verde per ogni nuovo edificio”.

Ma ora è tempo di cambiare: “Quel piano va rivisto. Annuncio fin da ora che per ridisegnare la nostra città istituiremo un Urban Center: accanto ad ingegneri e architetti ci saranno anche altre figure professionali, per esempio esperti di sociologia, in modo da poter ridisegnare la città a misura di chi la abita. Inserendola in un contesto di un’Area Vasta da 100mila abitanti. E poi riproporremo i concorsi di architettura, immaginando che rimettendo in moto tutto questo meccanismo di riqualificazione urbana si potranno creare contestualmente nuove opportunità per gli imprenditori. Ci sarà da lavorare”.



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