“L’Avellino ha preso un giocatore fantastico. La società biancoverde ha anticipato tutti per accaparrarsi uno dei migliori giocatori del panorama calcistico”. Con queste entusiasmanti parole Salvatore Bagni commentò l’acquisto di Milan Nitriansky, difensore arrivato all’Avellino proprio grazie alla sua mediazione. Era l’estate 2015, quella del dopo-Rastelli, e la sensazione generale era quella di un lupo decisamente rinforzato dalla campagna di trasferimenti estiva. Una campagna che vedeva in Tavano la stella più brillante, ma che alzava notevolmente lo spessore della squadra grazie ad un acquisto di respiro internazionale come quello di Nitriansky.
Tutto lasciava presagire un cammino molto importante per il difensore ceco, accompagnato da referenze molto importanti al suo arrivo in biancoverde. Si trattò solo di un bluff, però. I risultati della squadra di Tesser sono deludenti e il rendimenti difensivo della squadra è decisamente al di sotto della media. In difficoltà nel ruolo di terzino destro, Nitriansky perde fiducia e titolarità in brevissimo tempo. L’unico lampo della sua esperienza arriva il 19 dicembre, nella trasferta di Como, quando Nitriansky decide l’incontro con una punizione splendida dai 30 metri. Sembra l’inizio della risalita, ma è solo una chimera. Il destino biancoverde di Nitriansky non cambia e addirittura dopo tre mesi, a marzo, arriva l’inaspettata rescissione. Il triennale firmato pochi mesi prima viene stracciato e il calciatore rientra in patria.
Dopo Avellino
Il lungo girovagare per la Repubblica Ceca non restituisce solidità al difensore, che cambia sostanzialmente una squadra all’anno. Prima lo Slovan Liberec, poi il Bohemians. Il rapido passaggio in Scozia – al Partick Thisle – è solo il preludio ad un nuovo ritorno in patria, stavolta nella seconda divisione. Nitriansky firma prima con la Dynamo České Budějovice, squadra che lo aveva lanciato nel professionismo, poi passa nell’estate 2018 al Pribram, dove resta un anno.
E oggi? Dopo la stagione al Pribram, nel 2019 il difensore ceco si è trasferito allo Slavoj Vysehrad, squadra di seconda serie, sprovvista persino di una pagina Wikipedia. Del “giocatore fantastico” presentato da Bagni non si è più vista l’ombra, né ad Avellino né altrove.
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