Ruffini a Caserta: “Impegno sui valori, non un partito”. Poi cita De Gasperi: “Dobbiamo farci trovare pronti”

0
1



Valori per i giovani, valori per una nuova politica, una politica lontana dalla logica del consenso. Così Ernesto Maria Ruffini, ospite della Polity Design di Caserta, la Scuola di classe dirigente cattolica riconosciuta dalla Cei, spiega di voler dare un “contributo al dibattito sui valori e sui diritti, come quello portante di uguaglianza, non ancora pienamente attuato: basti pensare alle donne, che ancora scontano un gap per esempio sulla retribuzione”. Ruffini, che lo scorso dicembre si è dimesso da direttore dell’Agenzia delle Entrate, spiegando che “il clima è cambiato, rifiuta le “etichette” perché creano “steccati”, dice, rivolgendosi agli allievi della scuola, “per cui è importante sapere cosa fare e non come. O meglio, il come viene in un secondo momento”.

Intanto Ruffini aggiunge di voler partecipare all’evento che il 18 gennaio prossimo si terrà a Milano, dove nascerà l’associazione “Comunità democratica”, con Romano Prodi, Graziano Delrio e l’ex segretario del Partito Popolare, Pierluigi Castagnetti.

“Un’iniziativa che non ho organizzato io, ma a cui sono stato invitato”, specifica Ruffini. Che non accetta l’etichetta di “federatore dei cattolici democratici”. Né parla di rinascita della Democrazia Cristiana.

“In Italia il modo migliore per restare soli è fondare un partito”, avverte. “Ciò che piuttosto vorrei è parlare di diritti, come quello di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. Il primo obiettivo di “perché in Italia c’è il 50% degli aventi diritto che non va a votare e chi ottiene la maggioranza dei voti governa”. Cita Alcide De Gasperi: ‘Dobbiamo essere pronti’; poi cita l’autrice della ‘Banalità del Male’, Hannah Arendt e le sue parole ‘Siamo nati per cominciare’. Afferma che “nella storia sono le minoranze a innescare il cambiamento, la Resistenza in Italia fu fatta da 300mila persone”. Chiede infine agli allievi della Polity Design, “di impegnarsi sempre per il bene collettivo senza mai perdere la motivazione e di stare attenti ai politici che si presentano con ricette e soluzioni già pronte”.

Sul progetto di Centro interviene anche Matteo Renzi: “Non parliamo di nomi”, “abbiamo bisogno di capire che cosa vogliamo fare sui temi e alla luce di questi decideremo chi, come e quando”, dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi, all’iniziativa del partito presso il Teatro Cartiere Carrara di Firenze. Per l’ex premier festeggia il suo 50mo compleanno. “Se viene uno dall’Agenzia delle entrate (Ernesto Maria Ruffini, ex direttore Agenzia entrate, ndr) prima di ragionare su lui occorre ragionare sul tema tasse”, infatti “gli unici ad abbassarle nel 2014 siamo stati noi”, ha aggiunto. “E siamo seri. Se la Meloni butta giù le tasse io voto a favore”, ha aggiunto.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here