Il risultato del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha lasciato stupiti un po’ tutti, compreso il San Tommaso Calcio.
Stando alle decisioni prese, infatti, tutte le prime squadre dei nove gironi verranno promosse, mentre le ultime quattro di ciascun girone retrocederà. Ciò vuol dire che anche la compagine irpina dovrà scendere di categoria (QUI I DETTAGLI).
Da cosa nasce, però, la rabbia del San Tommaso, che nel proprio girone era in penultima posizione? Dal fatto che, inizialmente, si pensava dovesse retrocedere solo l’ultima in classifica di ciascun girone, e che anche se a retrocedere fossero stato 2 o 3 squadre, in attesa di probabili penalizzazioni per alcune società che precedevano i grifoni in graduatoria, la squadra gestita dalla famiglia Cucciniello avrebbe comunque avuto concrete possibilità di rimanere in Serie D.
La scelta, quindi, di far retrocedere addirittura 4 squadre per girone, sembra non lasciare scampo al San Tommaso. L’ultima speranza risiede dunque nel Consiglio Federale della FIGC, che dovrà analizzare le scelte fatte dal Consiglio Direttivo della LND e capire se appoggiarle o meno.
Intanto il d.s. del club, Franco Del Gaudio, nelle scorse ore ha espresso tutto il suo rammarico ai microfoni di Sport Channel 214: “Retrocedere d’ufficio, soltanto perché c’è chi ha voluto prendere decisioni del genere, fa male. Nel nostro caso dovevamo ancora disputare 8 partite, con 24 punti in palio, dove avremmo dovuto affrontare società che dovevano essere penalizzate. Avremmo dunque avuto le chance per abbandonare la zona playout, con 24 punti può cambiare ogni scenario. Andare a decretare la retrocessione di 36 società è come ammazzarle, perché se si retrocede sul campo è un conto, si è consapevoli degli errori fatti. Poi io non sono mai retrocesso nella mia carriera, quindi per me è ancora più doloroso. Al di là del fatto che la nostra stagione possa essere stata negativa, avevamo ancora l’opportunità di rifarci. Non ho capito la logica di questa scelta“.
