Nei giorni dopo la deludente eliminazione ai quarti di finale dei play-off scudetto avvenuta per mano del Napoli, il rammarico è ancora tanto. L’epilogo poteva e doveva essere diverso per tutto quello che ogni singolo elemento di questo gruppo ha dato in campo. Tutti si meritavano il passaggio del turno dopo un quarto di finale giocato alla pari di una compagine costruita per vincere e che vanta tra le proprie fila giocatori di caratura internazionale.
Nei giorni successivi, appunto, si tirano le somme di tutto ciò che è stato e che poteva essere. Tornando indietro nel tempo a qualche mese fa, l’addio improvviso di Ciccio Angelini ha inevitabilmente condizionato, in negativo, il girone di andata dove la squadra ha vissuto delle settimane faticose con un andamento altalenante. Ciò non ha permesso di raggiungere il primo obiettivo stagionale, ossia la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.
Un altro obiettivo annunciato in partenza era quello di, quantomeno, eguagliare o migliorare la posizione finale in classifica rispetto allo scorso anno e dunque, di conseguenza, anche quello di ottenere il pass per andarsi a giocare la poule scudetto. Il quinto posto conquistato al termine della regular season, ottenuto grazie ad un girone di ritorno di alto livello, è il giusto riconoscimento per tutto il lavoro svolto nel corso del tempo da mister Fausto Scarpitti, dallo staff e dalla dirigenza. L’uscita di scena ai play-off però lascia un po’ di amaro in bocca soprattutto per come è maturata. Un vantaggio di tre gol sprecato e vanificato in pochi minuti. Le situazioni difensive sul portiere di movimento avversario andavano gestite meglio specialmente per la gara era stata disputata fino alla rete messa a segno da Alex. Un match giocato su ritmi vertiginosi ma che Abate e compagni avevano interpretato con la giusta mentalità fino a quei fatidici istanti finali.
Resta l’amaro in bocca, come detto, perché la Sandro Abate avrebbe meritato ampiamente l’accesso in semifinale, avrebbe meritato di disputare una gara su un palcoscenico prestigioso contro la squadra più forte di tutte.
Nonostante ciò però, va comunque fatto un plauso a questa formazione per le emozioni e per il sogno vissuto. Il torneo affrontato quest’anno, con tante problematiche riscontrate lungo il cammino, i play-off raggiunti e, soprattutto, il gruppo che si è creato sono di buon auspicio per l’anno che verrà.
Ora, ad ogni modo, non serve rimuginare: occorre iniziare già a programmare la prossima stagione rinnovando gli obiettivi. Il primo step, per avviare bene la costruzione del prossimo organico, dev’essere la conferma sulla panchina verdeblù di mister Fausto Scarpitti: il tecnico molisano è stato capace di raccogliere i cocci e di riedificare, da zero e con pazienza, una squadra che si è rivelata essere unita e compatta. Bisogna, perciò, muoversi in anticipo per farsi trovare pronti fin da subito ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie A.