Sant’Angelo dei Lombardi (AV), 6 aprile 2022. Si è tenuta ieri la commemorazione delle vittime del terremoto dell’Irpinia del 1980.
In coordinamento con l’Amministrazione Comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, nel pieno rispetto della vigente normativa anti Covid-19, si è svolta una sobria cerimonia in memoria delle vittime a seguito del violento sisma.
Alle 09.30 circa, la cittadinanza è affluita per partecipare alla deposizione di una corona di alloro in ricordo dei Caduti, ai quali sono stati resi gli onori da una rappresentanza di militari dell’Esercito del 21° Reggimento genio guastatori, unità operativa della Brigata bersaglieri “Garibaldi” che, oltre 40 anni fa, ha operato per circa 2 anni in supporto ai santangiolesi colpiti dal terremoto il 23 novembre 1980.
Per la sola memoria delle vittime e nello spirito di condivisione delle tradizioni e dei valori dell’Esercito Italiano, la fanfara dell’8° Reggimento bersaglieri di Caserta ha suonato “il Silenzio” in onore dei Caduti e, successivamente, si è esibita per accogliere la cittadinanza presso la mostra statica allestita dal 21° Reggimento genio guastatori in piazza “F. De Sanctis”.
Alla presenza del Comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi”, Generale Massimiliano Quarto, delle autorità civili e religiose presenti, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, il Comandante del 21° Reggimento genio guastatori, Colonnello Umberto Curzio, ha ricordato i momenti drammatici di quella sera del 23 novembre 1980, quando alle 19.30 la terra tremò per lunghissimi 90 secondi che colpirono con violenza 506 comuni, dall’Irpinia al Vulture, tra i quali Sant’Angelo dei Lombardi, per un totale di 280 mila sfollati, oltre 9000 feriti e circa 3000 morti. In quell’occasione l’Esercito Italiano intervenne con il 21° Battaglione “Timavo” a supporto di ben 18 comuni, salvando dalle macerie 92 vite umane, ripristinando la viabilità e le aree urbane, eseguendo lavori con macchine movimento terra e gittando due ponti logistici “Bailey”.
Presente anche il delegato dell’Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, Monsignor Tarcisio Gambalonga, il quale ha presieduto il momento di preghiera in memoria dei Caduti con la benedizione della corona di alloro deposta per l’occasione. Nel suo intervento, riferendosi alla tragedia del terremoto in Irpinia, ha descritto il 1980 come una “data spartiacque per la storia di questa terra” dalla quale si è ripartiti per ricostruire “tempi nuovi” e “in questo l’Esercito ha dato una testimonianza esemplare” per la quale è “giusto e doveroso esprimere in maniera ufficiale la gratitudine” che parte dal cuore.
Al termine della cerimonia, il Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Marco Marandino, ha rivolto i propri saluti alla cittadinanza e in particolare al 21° Reggimento genio guastatori. Il ricordo commosso del Primo Cittadino va a quegli attimi tragici in cui l’Esercito Italiano ha fornito un supporto materiale ma soprattutto morale. Il suo ringraziamento ai militari, a nome di tutti i santangiolesi, è volto ad alimentare la memoria e la storia, ricordando quanti hanno contribuito alla rinascita materiale e morale della comunità di Sant’Angelo dei Lombardi.
Nel corso della cerimonia dall’alto valore simbolico è stato ricordato il conferimento della Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto per il centenario del 4 novembre 1921-2021 da parte del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi che, successivamente, ha ricevuto un gagliardetto donato dall’Associazione Nazionale Bersaglieri – Provincia di Avellino, rappresentata dalle sezioni di Montella e Calabritto.
Presenti all’evento la Dottoressa Rosa Anna Maria Repole e il Generale Saverio Di Palma, rispettivamente Sindaco del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e comandante della 2^ Compagnia pionieri del Battaglione “Timavo” al tempo del sisma.
A chiusura del momento commemorativo, presso la Sala Consiliare della Casa Comunale, il Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi ha conferito la Cittadinanza onoraria al 21° Reggimento genio guastatori ed un riconoscimento alla Brigata bersaglieri “Garibaldi” dell’Esercito Italiano.
Oggi come allora, i militari dell’Esercito Italiano, diversificati per specialità d’arma, corpi e tradizioni, confermano una costante presenza sul territorio nazionale, concorrendo alla salvaguardia delle libere istituzioni, svolgendo compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza.
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