Era il 25 maggio 2000 e la Scandone Avellino vinceva gara 4 della finale playoff contro Jesi, conquistando la promozione in Serie A. Claudio Capone aveva appena segnato allo scadere quasi da centrocampo, in un canestro che ancora oggi è ricordato come “la bomba di Capone“. In quella squadra militava Herb Jones, l’unico americano in roster. Jones, classe 1970 e nativo di Atlanta, era una guardia di 195 cm e oltre alla canotta di Avellino ha vestito quella di Varese e Trieste, prima di ritirarsi nel 2006. Il cestista è morto a causa di un cancro al fegato e al polmone. Nel 2012 una sua ultima apparizione ad Avellino, chiamato per sostenere un’assemblea pubblica in un anno delicato per le sorti della Scandone, dimostrandosi quindi ancora molto legato alla causa irpina.