Una sconfitta che sulla carta può essere accettabile, ma che fa male per il modo in cui è arrivata. La Scandone e la Virtus rimangono affiancati tutta la partita, fino all’allungo dei salernitani nel quarto quarto. E proprio quando la partita sembrava ormai decisa, Riccio illude tutti, mettendo in piedi nel finale uno show di “McGradyana” memoria. Tanti, troppi errori da parte di Avellino, che commette ben 28 falli, e concede 14 rimbalzi offensivi alla Virtus. La Scandone non continua quindi la sua risalita in classifica, rimanendo a quota 2 punti a causa della penalizzazione. Prossimo appuntamento il 17 dicembre alle 18:00 al PalaDelMauro contro Cassino.
Primo tempo
La Scandone parte con il solito quintetto composto da Costa, Sousa, Riccio, Ani e Brunetti. È Sousa a rendersi subito protagonista, segnando da solo i primi 7 punti della gara di Avellino. Salerno si affida in attacco principalmente a Cardillo, soffrendo però il contropiede dei lupi (10-13 al 5′). Le due squadre faticano per vari minuti a trovare la via del canestro: il primo quarto si conclude con gli ospiti in vantaggio per 18 a 19.
Il secondo quarto si apre con il fallo antisportivo commesso da Valentini, ai danni di Ragusa, che manda a segno entrambi i tiri liberi. Cardillo stoppa Brunetti e lancia Rossi in contropiede per la tripla del sorpasso, a cui però risponde Marra con un tiro impossibile, sempre da 3 (23-25 al 12′). Seguono minuti in cui le squadre fanno affidamento principalmente ai tiri dalla lunetta: Salerno tocca il +3 con i due liberi di Gallo, causati da un antisportivo commesso da Sousa. I biancoverdi commettono in totale ben 16 falli, ma riescono a terminare avanti il primo tempo, con il punteggio di 38-39.
Secondo tempo
Salerno trova due canestri nei primi 40 secondi, costringendo De Gennaro a chiamare immediatamente timeout. Il solito Sousa interrompe il parziale di 8-0 della Virtus, trovando i due punti nell’area (46-41 al 23′). A salire in cattedra per i lupi è Riccio, che prima serve Ani sotto canestro e poi mantiene a galla i suoi con una tripla. Momento di gloria per Mraovic, che entra e in 30 secondi prende un rimbalzo in attacco, manda a segno Costa, e poi stoppa Gallo che cercava l’appoggio a retina. La penultima frazione di gioco si conclude con Salerno che mette la testa avanti di un punto, 57-56.
Avellino comincia l’ultimo quarto perdendo Mazzarese per 5 falli, dovendo mandare in campo Ani, pericolosamente a quota 4. La Virtus, intanto, tenta di scappare: la tripla di Mennella vale il +6 (64-58 al 32′). Avellino continua a soffrire in attacco e sotto i tabelloni, dove Salerno fa la differenza a rimbalzo. Brunetti trova però incredibilmente 8 punti in un amen, trascinando la Scandone a soli 2 lunghezze di svantaggio. Il testimone passa da Brunetti a Riccio, che con due triple e un canestro da sotto porta incredibilmente in vantaggio Avellino ad 1 minuto dalla fine. I lupi però pasticciano in difesa, regalando la palla a Rossi che segna e subisce il fallo. Marra sbaglia il tiro che sarebbe valso il pareggio, concludendo così di fatto la partita. Due liberi e una schiacciata finale portano il punteggio al definitivo 85-79 in favore di Salerno.
Scandone Avellino: Sousa 15, Costa 4, Marra 5, Ani, Brunetti 11, Mazzarese, Marzaioli 4, Ragusa 2, Riccio 23, Monina 2, Mraovic, Genovese NE all. De Gennaro
Virtus Arechi Salerno: Mennella 17, Cardillo 23, De 5, Valentini 11, Tortù 13, Rossi 6, Venga NE, Beatrice, Caiazza NE, Gallo 10, D’amico NE all. Parrillo