Scordati le file agli impianti e gli assembramenti in ovovia e funivia. Con lo sci di fondo, chi ama la neve può stare tranquillo. Mai messo gli sci ai piedi? Non è mai tardi per cominciare: questo sport si può cominciare a praticare a qualunque età e si impara velocemente. Inoltre, le piste dello sci di fondo non sono affollate e ci si muove alla scoperta di paesaggi che tolgono il fiato, ascoltando solo il fruscio della neve.
E poi con questa disciplina di endurance si bruciano calorie a gogò. Per capirne di più su questo sport abbiamo intervistato Stephanie Santer: atleta ex-fondista e vincitrice della Marathon Cup nel 2012, dal 1999 al 2012 ha fatto parte della nazionale italiana di sci di fondo.
Si può iniziare a fare sci di fondo anche senza aver mai messo ai piedi un paio di sci?
Certamente. Questo sport è nato, in realtà, perché era un modo per spostarsi più velocemente sulla neve da un luogo a un altro. È ideale per chi vuole tenersi in forma senza dover prendere troppe lezioni e per i neofiti perché, nonostante ci sia una tecnica precisa per praticarlo, si può iniziare a divertirsi piuttosto in fretta, a differenza dello sci tradizionale. Non serve moltissima forza, soprattutto nel passo alternato.
Quindi va bene per tutti, anche per gli adulti?
Assolutamente. Ovviamente prima si comincia e meglio è. Io per esempio ho iniziato a 5 anni a fare fondo e, come per tutti i bambini, è più facile prendere confidenza a stare su un paio di sci quando si è piccoli. Equilibrio e propriocezione sono due abilità che i bambini sviluppano più velocemente, anche solo per un fatto di stabilità, essendo più bassi. Comunque, se ci si vuole avvicinare al fondo da adulti, sempre a livello amatoriale, si ha il vantaggio di non dover affrontare la velocità dello sci da discesa, quindi risulta più semplice dall’inizio.
Intende dire che si ha meno paura di cadere?
Diciamo che, anche se il timore di perdere l’equilibrio può rimanere, è più facile prendere confidenza sugli sci, anche solo per il fatto che si parte in pianura e non in discesa. All’inizio anche qui si può cadere, ma per esempio non si corre mai il pericolo di essere investiti da qualcuno sulle piste e, come dicevo, mancando il fattore velocità, ci si sente più sicuri. Inoltre, più si pratica, più si padroneggiano gli sci e meno si teme di cascare. Il consiglio quindi è di perseverare…
Si può imparare da soli?
Certo, ma inizialmente è consigliabile prendere lezioni per ottenere una buona impostazione e non perdere motivazione e divertimento. Inoltre, se si impara da subito la tecnica giusta, si fa molta meno fatica. Gli sci di fondo, a differenza di quelli tradizionali, sono più sottili e si usano con delle scarpette speciali, non con i classici scarponi che tengono ferma la caviglia: in questo modo il piede è più instabile e per questo è molto importante essere guidati nei primi movimenti. Infine, è una questione di motivazione: se si inizia a fare male i movimenti o a cadere spesso, ci si stufa. Con il maestro invece si migliora presto e quindi poi si è maggiormente invogliati a proseguire.
Come si inizia?
In questa disciplina ci sono due passi, l’alternato, che è quasi come camminare e lo skating. L’alternato ha una tecnica simile al nordic walking: si procede con gamba destra e braccio sinistro davanti e viceversa. Lo skating, o passo pattinato, invece richiede una maggiore forza nelle gambe e si prende maggiore velocità. Quest’ultimo per esempio è più facile da imparare per chi ha già fatto pattinaggio o sa andare sui pattini a rotelle.
Si può imparare in un weekend o in una settimana?
In due giorni direi di no, in una settimana invece sì e si possono fare molti progressi. Occorre costanza però: prendendo lezioni al mattino, si può continuare poi a esercitarsi durante il giorno e migliorare parecchio. All’inizio si comincia con piccoli percorsi, nel giro di qualche giorno si può arrivare a completare anelli di 2 o 4 km, mentre i più allenati possono arrivare a 6 o a 8 km. Se poi ci si appassiona, si può continuare a esercitarsi anche a casa con gli skiroll: sci molto più corti di quelli da fondo, dotati di rotelle e che si utilizzano sull’asfalto. Qui in Alto Adige ci sono piste di skiroll da utilizzare anche in estate.
È necessaria un’attrezzatura particolare?
Oltre a quella classica per chi va sulla neve (piumini, pantalone o tute), occorrono sci e scarpe particolari. Una novità degli sci da fondo, per chi pratica il passo alternato, è comprare o prendere a noleggio i modelli con le strisce di pelle applicate sotto gli sci. Grazie all’inserimento di questo materiale, la tenuta per eseguire il passo alternato è garantito in quasi ogni condizione, anche su neve bagnata. Ovviamente si può noleggiare tutto in loco e costa decisamente meno dello sci da discesa. Per esempio in Alto Adige il noleggio degli sci costa circa 20 € al giorno e lo skipass settimanale del comprensorio delle Tre Cime di Lavaredo, circa 40 €, quello giornaliero 8 €. Insomma, anche dal punto di vista economico è uno sport accessibile a tutti.
Lo sci di fondo fa bene anche alla mente?
Per quello che mi riguarda moltissimo. Da sola, in mezzo alla natura e nel silenzio, questo sport mi aiuta non solo a rilassarmi, ma aumenta anche la mia creatività. Sembrerà strano ma quando mi alleno mi vengono moltissime idee!
Tutti i dettagli del passo alternato
Le piste preferite dalla nostra esperta Stephanie Santer
- Dobbiaco Nordic Ski Arena
La Nordic Ski Arena di Dobbiaco (BZ) è ideale per i principianti. È un punto di partenza per numerosi tracciati di sci di fondo. Per tipologia e dimensione è una struttura unica a livello europeo, con la pista di fondo che passa sopra il tetto dell’edificio della Nordic Arena.
Con i suoi 6 km, la pista per sci di fondo di Prato Piazza (BZ) parte dal Rifugio Prato Piazza e ha un dislivello di 80 m. Il circuito, tracciato sia per lo stile classico sia per lo skating, è vario e unico nel suo genere: è consigliato sia per i principianti sia per i professionisti.
La pista di fondo della Val Fiscalina, lunga 6 km, è senza dubbio una delle più suggestive delle Dolomiti. Situata nelle Dolomiti di Sesto e immersa nel Parco Naturale Tre Cime è in genere il circuito più innevato dell’Alta Pusteria.
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