Scuole aree interne, deroghe necessarie. Ma servono piani che partano dai territori

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E’ il dirigente dell’istituto comprensivo Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi e sindaco di Villamaina Nicola Trunfio a fare chiarezza sull’allarme lanciato dal consigliere regionale dei 5S Cammarano sull’innalzamento del parametro minimo per il mantenimento dell’autonomia scolastica nella legge di bilancio. “Il vero problema – spiega Trunfio – riguarderà la deroga non ottenuta per il prossimo triennio per le scuole delle aree montane. La precedente finanziaria aveva abbassato a 300 alunni la soglia minima, riportata a quota 400 dalla nuova legge di bilancio. Con questi numeri è evidente che territori come l’Alta Irpinia sono a rischio, penso a istituti come il comprensivo di Bisaccia, il Vanvitelli di Lioni o il Maffucci di Calitri che nel giro di pochi anni potrebbero perdere presidenza. Fortunatamente abbiamo un confronto costante con i sindaci della Città dell’Alta Irpinia e stiamo lavorando a un disegno di razionalizzazione dal basso. Avremmo voluto scongiurare gli accorpamenti ma noi che conosciamo meglio il territorio possiamo attuarli con maggiore oculatezza, tenendo conto innanzitutto della vicinorietà. La speranza è quella di arrivare a un documento condiviso. Ma è certo che non potremo salvare tutto e tutti”. Erika Picariello, segretaria provinciale Cgil scuola, sottolinea come “La previsione del mutamento dei requisiti dimensionali e della regionalizzazione dei parametri nel range 900-1000 piuttosto che 400 per i comuni montani e 600 per gli altri è’ frutto del PNRR: la legge di bilancio ratifica un impegno già’ preso nella scorsa legislatura. Un impegno che ci ha rigettati al 2011 e all’austerity di Monti quando la creazione degli Istituti comprensivi non fu una scelta pedagogica ma di contenimento della spesa pubblica. Non ha senso immaginare uno spazio politico diverso dalla deroga perché’ il rispetto dei requisiti dimensionali delle aree montane condanna altri ad avere istituti mostri a 1400 alunni. Nella migliore delle tradizioni dei capponi manzoniani. Crediamo che solo la voce delle comunità’ debba tentare di fermare questa scelta così ingiusta per alunne e alunni ed operatori della scuola. Noi saremo al loro fianco ancor più’ di sempre”. Attilio Lieto, dirigente dell’Iiss di Grottaminarda e reggente del Vanvitelli di Lioni chiarisce come “decisive saranno le decisioni della Regione chiamata a definire un piano di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche sulla base dei parametri stabiliti. Quel che è certo è che le aree interne non possono essere considerate alla stregua degli altri territori, costrette a fare i conti con denatalità e spopolamento. Paghiamo il prezzo di piani di dimensionamento realizzati con poca oculatezza in passato e che rendono oggi tutto più difficile. Nè gli accorpamenti possono essere la soluzione con scuole sempre più difficili da gestire”



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