«La passata amministrazione comunale, con il Sindaco Girolamo Giaquinto, ha deciso di blindare il nostro futuro». Il sindaco di Montoro, Salvatore Carratù, con queste parole consegna lo stato dell’arte, e spiega le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale a decidere per il riequilibrio di bilancio.
E continua così: «Nelle stanze della casa municipale si è stabilito che le risorse finanziare della comunità dovessero essere spese immediatamente, senza tenere conto dei tagli delle entrate da parte del Governo Centrale negli anni a venire.
E come se un marito con la moglie decidessero di fare un mese di vacanza da nababbi senza tenere conto delle spese scolastiche che si dovranno affrontare per i figli nel mese di settembre o, ancora meglio, se spendessero tutto per fare il cenone della Vigilia di Natale senza chiedersi se avranno i soldi per mettere il piatto a tavola il 2 di gennaio. Il tutto e subito ha avuto la meglio sul futuro della Nostra Città.
Non starò qui a giudicare ciò che è accaduto prima che ci insediassimo, quello di cui sono certo è che siamo senza risorse economiche certe per il prossimo futuro». Tutti i controlli effettuati, assicura il sindaco di Montoro, sono andati nella stessa direzione: non c’è disponibilità di spesa per i prossimi anni.
«Un bilancio 2024/2026 redatto al solo scopo di arrivare tranquilli alle elezioni, con evidenti tagli “lineari” della spesa per l’annualità 2024 e con ulteriori tagli, messi a caso, per le annualità 2025 e 2026.
Sì perché il bilancio, come dovete sapere, è triennale, non annuale, proprio per consentire la corretta programmazione delle risorse a lungo termine.
I famosi accantonamenti, poi, tanto decantati da alcuni consiglieri di opposizione, non sono strumenti opzionali; ma sono obbligatori e necessari per rispondere ad eventuali necessità della comunità. E’ questo ciò che si richiede ad un buon amministratore, avere cura dei propri cittadini e della comunità: garantire i servizi, razionalizzare le spese e sapere gestire le risorse con moderazione e con prudenza.
L’opposizione ci ha chiesto a gran voce di “far finta di nulla”, di andare avanti fino a schiantarci ovvero di tirare a campare fino al dissesto, che comunque non è completamente scongiurato! E poi? Allora sì che ci sarebbero gravi conseguenze per tutta la comunità.
Facciamo quindi, da amministratori seri e responsabili, una sana riflessione e troviamo la strada migliore che possa garantire opportunità di sviluppo e contestuale il riordino delle nostre finanze, gravemente danneggiate da una politica spregiudicata. Sapevamo tutti che il contributo per la fusione sarebbe venuto meno nel 2024, e che si è pensato di fare? Nulla.
Deliberiamo il riequilibrio pluriennale di bilancio per gli anni 2024, 2025, 2026 – continua Carratù- cercando soluzioni utili per risanare il bilancio dell’Ente e per andare avanti dignitosamente, senza privare i cittadini dei servizi che hanno il diritto di ricevere. Nessuno ha parlato di tagli ai servizi, alienazioni e aumento di tasse, queste cose le dicono, in modo assolutamente strumentale e, probabilmente, perché hanno poche idee da mettere in campo, le opposizioni. Quando si siede ai banchi della minoranza bisogna documentarsi in modo adeguato e cercare di fare proposte concrete per offrire una reale alternativa ai cittadini.
Non è necessario né serve a nessuno correre dalla prua alla poppa della nave (ops, zattera) con l’unico obbiettivo di “fare ammuina” per evitare di far comprendere ai cittadini quello che realmente è successo e di cercare di appannare responsabilità non solo di natura politica. Se qualcuno ha fatto in modo che si generasse questa situazione economica–finanziaria quello di certo non è stato Salvatore Antonio Carratù. Cosa farò? Quello che ho sempre fatto da Sindaco con la serietà che mi caratterizza. Mi impegnerò a rimettere i conti dell’Ente in ordine, informando puntualmente la cittadinanza tutta su quella che sarà l’evoluzione della vicenda, con la massima trasparenza possibile ed avendo come unico faro il benessere della nostra comunità.
Un grazie ai Gruppi di Maggioranza ed ai componenti della Giunta che hanno compreso e sostenuto questa decisione necessaria per riconsegnare alla comunità una gestione finanziaria dell’Ente oculata, attenta e priva di “strategie opache”.Ed ora avanti tutta, c’è una città da rimettere sui binari e da far ripartire».