Serve cambiare, e in fretta – IL CIRIACO

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Qualche giorno fa c’era chi, nella rosa dell’Avellino, se l’era presa per le troppe critiche ricevute. Fino a che i giocatori in questione non sono stati richiamati all’ordine dal tecnico, Piero Braglia, che ha giustamente sottolineato come chiunque abbia la possibilità di esprimere giudizi, figurarsi poi chi lo fa di mestiere.

Ecco, sarebbe curioso capire gli stessi calciatori che tanto si erano lamentati per le critiche ricevute cosa avrebbero da dire oggi, all’indomani di una sconfitta che fa male, un dolore che va ben oltre anche il risultato. Perché perdere 4-1 non è ammissibile, non per una squadra che punta comunque in alto, ma è il come questa pesante sconfitta contro il Bari sia arrivata a far ancora più male.

Dopo 13′ di Avellino attento e propositivo, sono arrivati 4 gol in nemmeno mezz’ora (in 26′ per l’esattezza). Errori individuali, come quelli di Silvestri e del duo Dossena/Aloi, ma anche di reparto come in occasione del 4-0 di Antenucci, dove è bastato un lancio lungo per infilare la retroguardia biancoverde. Insomma, una disfatta sotto tutti i punti di vista: errori tecnici, di scarsa attenzione e quant’altro. E, va detto, è solo un caso che nella ripresa non siano arrivati altri gol presi.

Una vera e propria disfatta quella biancoverde. Magra, magrissima la consolazione di aver creato comunque tanto contro il Bari, anche perché poi il tabellino, tra i gol fatti, ne annovera comunque uno soltanto, arrivato per di più al 93′.

Sta di fatto che a questa squadra serve maggiore umiltà, nonché maggiore concentrazione. E in questo senso servirà intervenire fin da subito. Potrebbe darsi che, dopo il poker rifilato al Monopoli e il bel quarto d’ora iniziale del San Nicola, qualcuno tra i biancoverdi abbia pensato di poter giocare sul velluto, ma ci ha pensato una grande squadra come il Bari a rimettere queste idee nel cassetto e a chiuderlo a chiave. Magari non sarà così, la realtà comunque non potrebbe essere di molto migliore.

Servirà, inoltre, intervenire sul mercato. Perché diversi elementi buoni all’interno della rosa ci sono, altri invece sono assolutamente da sostituire. Bisognerà integrare la rosa con calciatori sì di spessore tecnico ma anche di personalità, cosa che troppe volte a questa squadra è mancata durante la prima fetta di campionato.

L’SOS è stato lanciato (dalla bruttissima partita di ieri), ora toccherà alla società fare il possibile per intervenire.

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