Era un ricercatore appassionato e instancabile, custode della cultura contadina e della memoria della sua Castelvetere ma anche studioso attento del contributo dei cattolici alla politica. Si è spento questa mattina Nino Lanzetta, storico e prezioso collaboratore prima del Quotidiano del Sud e poi del Corriere dell’Irpinia. A lui si deve la prima biografia di Fiorentino Sullo a cui era legato da sincera amicizia “Fiorentino Sullo: una biografia politica”. “Fiorentino Sullo – scriveva Nino Lanzetta – non può essere ricordato come il politico delle clientele né come un dispotico ras locale, per motivi facilmente comprensibili a chi esamini la sua azione politica inquadrandola nel contesto storico, temporale e socio-economico del Sud, ed in particolare della Campania, ed a maggior ragione, di una zona interna come l’Irpinia. In primo luogo si deve tener presente la realtà irpina, che era fatta di povertà di risorse economiche e di strutture, ma anche di povertà di vita civile. Rappresentava un sud nel sud ed il clientelismo e il trasformismo imperavano sovrani”.
Nei suoi scritti aveva sottolineato con forza il patrimonio che arrivava dalla cultura contadina come nel volume “Bastiano ed altre storie contadine”, edito da Delta 3, spaccato di personaggi e storie cari all’Irpinia di ieri o in “Castiellovetere di una volta” edito sempre da Delta 3. Fino al bellissimo “Caro papà. Viaggio nella memoria alla riscoperta di un padre, casa editrice del Corriere, toccante omaggio alla figura del padre che si fa anche racconto delle trasformazioni della società e sul ruolo cruciale dell’istruzione per il riscatto dei singoli. Tanti i contributi scritti per il Corriere dell’Irpinia e poi il Quotidiano del Sud e poi per la rivista e per la testa on line, dalle attente analisi sul ruolo di Fiorentino Sullo nella politica di oggi e di ieri a recensioni e contributi su figure di primo piano della storia irpina e non solo, da Pasquale Stanislao Mancini ad Augusto Guerriero. I funerali si terranno domenica 5 gennaio, alle 15, nella chiesa madre di Castelvetere. L’abbraccio del direttore Gianni Festa e della redazione giunga alla moglie Fernanda Meriano e ai figli Dora e Luca.