sicurezza del territorio, la minoranza incalza il sindaco – Corriere dell’Irpinia

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Sono tornati sulla questione sicurezza del territorio, i consiglieri comunali di minoranza  Alfonso Lorenzo Urciuolo,  Costabile D’Alessandro, Giovanni De Lisa, del gruppo “Scegliamo Pietrastornina”. E lo fanno rivolgendosi al sindaco di Pietrastornina e per conoscenza al Prefetto di Avellino. Al sindaco Amato Rizzo ricordano di essere sempre in attesa «dell’ urgente convocazione del Consiglio Comunale, non ritenendo tempestiva quella per il 31/3/2025 in considerazione delle problematiche segnalate sulla sicurezza del territorio, già rappresentata da alcuni cittadini anche con la mail indirizzata al Comune il 3 marzo scorso». I consiglieri fanno seguito anche al comunicato del 5 marzo dell’Amministrazione comunale a firma del sindaco, formulando una serie di osservazioni, «con l’auspicio di ricevere, almeno stavolta, puntuali risposte dal Sindaco in qualità, tra  l’altro, di soggetto deputato all’ordine ed alla sicurezza pubblica sul territorio comunale. I tre aspetti focalizzati dal gruppo “Scegliamo Pietrastornina” sono i seguenti:  «Da chi (Polizia, Procura della Repubblica, Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc. ) ha assunto la notizia riportata nel suddetto comunicato circa la paventata assenza di denunce per furti sul territorio comunale e a quale periodo si riferisce; sarebbe altresì interessante, comprendere cosa il Sindaco intenda per  episodi di “rilievo” richiamati nel predetto comunicato, considerato che gli scriventi, ritengono certamente rilevanti gli episodi segnalati dai cittadini nella su indicata email; rilevanza che verosimilmente non viene riconosciuta dal Sindaco, anche in vista l’avvenuta convocazione, da parte di quest’ultimo, ben 27 giorni dopo la richiesta avanzata dagli scriventi; in relazione all’operato delle forze dell’ordine presenti sul territorio, non si può non evidenziare l’impegno dalle stesse profuso al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in considerazione delle risorse umane disponibili a tal fine, e alla operatività delle stesse su due territori comunali di competenza, uno dei quali già interessato da episodi di furto in abitazioni nelle precedenti settimane».

Urcuoli, D’Alessando e De Lisa «per evitare possibili strumentalizzazioni», rappresentano che il loro intento «è unicamente quello di portare all’attenzione del Consiglio Comunale, quale massimo organo rappresentativo della comunità locale, la problematica  già ripetutamente segnalata da diversi cittadini, evitando nel contempo l’attribuzione di colpe o inefficienze a chicchessia». Di qui la sollecitazione al Sindaco per la tempestiva convocazione del Consiglio Comunale per la trattazione di quanto richiesto con la nota del 4/3/2025».

Ancora un’altra sottolineatura: i consiglieri richiamano la norma dell’art. 10 comma 4 dello Statuto Comunale, in caso di richiesta di convocazione del Consiglio Comunale di almeno 1/5 dei Consiglieri “ … la riunione deve tenersi entro 20 giorni …. “. Alla luce di quanto innanzi, essendo stata convocata la riunione di Consiglio ben oltre i venti giorni previsti, ossia ben 7 giorni oltre il termine previsto, si chiede al Sindaco, nella sua qualità di Presidente del Consiglio Comunale,  almeno di rispettare i dettami dello Statuto Comunale procedendo all’ immediata ri-convocazione del consiglio comunale in conformità all’art. 10 c. 4 dello Statuto. Nel rappresentare che la mancata riunione del Consiglio entro i termini statutari previsti, pregiudicherà il corretto esercizio dei diritti e delle prerogative istituzionali degli scriventi».



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