«Una giornata in cui è emerso in maniera chiara il ruolo della protezione civile, dell’associazionismo e del volontariato, ma soprattutto è emersa la volontà di riscatto di un territorio importante dell’Appennino meridionale. Svimar accompagnerà tale processo con iniziative ed attività a sostegno dei territori delle aree interne». Queste le considerazioni di Giacomo Rosa, presidente Svimar, al termine di una giornata intensa e ricca di appuntamenti per le celebrazioni dell’anniversario del terremoto del 1980.
A 44 anni dal sisma una delegazione della Svimar, composta dal presidente Giacomo Rosa, il vice Pietro Calabrese e dal delegato degli enti locali Michele Laurino, ha infatti partecipato alle manifestazioni celebrative nelle aree del cratere.
La prima tappa ha avuto inizio a Castelnuovo di Conza, in provincia di Salerno, con la santa messa in ricordo delle vittime dei Comuni salernitani, dove hanno partecipato le istituzioni nazionali, regionali e locali e associazioni di volontariato.
La successiva tappa è stata in Irpinia, a Sant’Angelo dei Lombardi, dove, alla presenza dei ministri Piantedosi e Musumeci, è stato inaugurato il centro di protezione civile intercomunale “G. Zamberletti”. A margine della manifestazione la delegazione Svimar ha comunicato ai ministri l’iniziativa dell’invio di merci di prima necessità alle popolazioni alluvionate di Valencia, con il sostegno della protezione civile gruppo Lucano. I ministri hanno apprezzato l’iniziativa e hanno invitato la Svimar a prendere i contatti con i ministeri competenti.
Il viaggio è proseguito a Conza della Campania, uno dei pochi comuni delocalizzati con una vera pianificazione urbanistica. Il Sindaco Cantarella ha presentato il libro di Annamaria Zaccaria “La faglia nascosta, territori, decisioni e pratiche nel cratere sismico del 1980”. Al convegno la Svimar è intervenuta con il contributo del presidente Giacomo Rosa, del vice Pietro Calabrese e del responsabile enti Locali, Michele Laurino.
Il viaggio è terminato a Balvano, in provincia di Potenza, nella Chiesa ricostruita, dove persero la vita settantasette persone nel tragico evento. Viaggio terminato con la fiaccolata ed il lancio di settantasette palloncini bianchi. E con tante emozioni nel cuore, nel ricordo di quella terribile notte, ma con la promessa di continuare nell’impegno per lo sviluppo delle aree interne del Sud.