Sarà Villa Amendola ad Avellino ad accogliere Soffio Antico, una nuova produzione artistica che unisce danza, teatro e riflessione filosofica in un’esperienza immersiva. Ispirata al mito platonico della caverna, questa performance evoca il percorso di liberazione e illuminazione che porta dalla prigionia dell’illusione alla scoperta della verità e della conoscenza.
La performance si svolge in un percorso attraverso le grotte della villa, che durante i bombardamenti di Avellino furono rifugio per la popolazione. In ogni grotta, una diversa esibizione condurrà il pubblico tra temi di memoria, resilienza e rinascita.
Il percorso simbolico rappresenta il viaggio dalla prigionia dell’illusione, come descritto nel mito di Platone, verso una maggiore consapevolezza, simboleggiata dalla riscoperta della storia e della forza che risiede nel passato.
Ogni tappa del percorso artistico evoca il legame tra le ombre e la luce della conoscenza, esaltando il valore della memoria collettiva e rendendo omaggio a Villa Amendola come spazio di protezione e rifugio. Soffio Antico è quindi un invito a rivivere, attraverso la danza, il significato di quei momenti di paura e speranza, ritrovando una connessione profonda con la propria storia e identità.
In un richiamo al viaggio di conoscenza del mito platonico, Soffio Antico utilizza il linguaggio della danza per esplorare il passaggio dall’ignoranza alla comprensione, stimolando il pubblico a riflettere sul significato delle “ombre” e della luce interiore. L’arte diventa così un soffio antico, che richiama memorie e conoscenze dimenticate.
Soffio Antico si presenta come un’esperienza multidisciplinare, in cui danza e teatro si intrecciano per creare un viaggio di scoperta e connessione.
Il percorso parte dai giardini di Villa Amendola, un luogo immerso nella natura e nella tranquillità, che introduce gli spettatori alla prima parte della narrazione, attraverso movimenti coreografici che richiamano la bellezza e la semplicità delle origini. Qui, il linguaggio del corpo si esprime in sinergia con l’ambiente naturale, preparando lo spettatore a entrare in un mondo sospeso tra reale e immaginario.
Dal giardino, il pubblico viene condotto nel museo civico di Villa Amendola, dove elementi teatrali e visivi aggiungono profondità alla narrazione. Questo spazio, ricco di storia e testimonianze, accoglie momenti di recitazione e simbolismi che evocano l’importanza della memoria collettiva. Gli attori interpretano frammenti di storie e visioni del passato, guidando il pubblico nella riflessione sul valore della memoria come ponte tra passato e presente.
Infine, il percorso culmina nelle grotte della villa, un ambiente suggestivo e ricco di significato storico. Qui, durante i bombardamenti di Avellino, le persone trovarono rifugio e protezione. Ogni grotta ospita una diversa esibizione di danza e teatro, rappresentando il percorso di liberazione e crescita descritto nel mito della caverna di Platone. Il pubblico, muovendosi di spazio in spazio, è coinvolto in una narrazione immersiva in cui ogni rappresentazione svela un frammento di consapevolezza, trasformando le grotte in un simbolico viaggio verso la luce della conoscenza e della verità.
Con Soffio Antico, ogni tappa di questo percorso diventa un invito a riconnettersi con le radici della propria storia e con il soffio di una memoria antica che risiede in ciascuno di noi.