Da qualche mese la comunità irpina e’ costretta a subire disagi legati alla continua sospensione idrica conseguente al malfunzionamento degli impianti oppure alla rottura delle condotte, in questo momento l’area interessata investe una ampia superficie che coinvolge la città capoluogo e il suo hinterland, nonché paesi della valle caudina e del baianese; tutto ciò comincia ad essere insopportabile! Non e’ accettabile che decenni di gestione clientelare e personalistica dell’ente Alto Calore ricadono inesorabilmente sulle spalle delle cittadine e dei cittadini in una fase come questa in cui a causa del Covid e’ richiesta una particolare cura dell’igiene personale impossibile senza l’acqua. Il presidente dell’Ente oggi candidato nelle liste del PD alle elezioni regionali farebbe bene a chiedere conto al suo partito delle disastrose condizioni in cui versa la struttura che gestisce uno dei bacini idrografici più grandi d’Europa. Se oggi manca l’acqua non dipende solo dal fatto che abbiamo attraversato la stagione estiva , ma perché da un trentennio l’alto calore e’ gestita da persone incompetenti che mai si sono ribellate all’uso privatistico e clientelare delle sue risorse economiche , mentre l’intera rete idrica e’ ridotta a colabrodo e quindi tanta acqua si disperde lungo il tragitto. Noi sappiamo bene che tuttora insistono gli appetiti di chi vorrebbe approfittare dello stato di cose , approfittando del malcontento popolare , per azzannare un grande patrimonio pubblico e renderlo privato, lor signori troveranno in noi degli irriducibili oppositori, il referendum popolare del 2011 ha sancito che l’acqua e’ un bene comune pubblico e tale deve restare, all’alto calore serve una gestione seria e capace libera dai predatori passati e recenti.
Tony Della Pia
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Candidato alle Regionali nella lista TERRA
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