SPERONE- «Tic toc l’orologio… va ma aumentano le tasse». Così il manifesto a cura del gruppo di opposizione “Uniti per Sperone”, nel quale si fa presente dell’aumento dell’addizionale Irpef «dallo 0,7% allo 0,8, non accettando la proposta della minoranza che aveva previsto lo 0,7 % solo per i redditi superiori a cinquantamila euro e lo 0,5% e lo 0.6% per i redditi più bassi fino a ventimila euro». Da qui l’invito alla maggioranza della lista dell’Orologio a dimettersi. Su queste critiche arriva la replica del sindaco Adolfo Alaia che dice: «Non è affatto vero. Innanzitutto dal finanziamento statale ci hanno tolto circa trentamila euro per cui siamo costretti ad un piccolo aumento dello 0,1% ma è solo per i redditi più alti e superiori a diecimila euro. Le tasse sono più basse rispetto ad altri comuni». Fin qui i manifesti e le polemiche. Nell’ambito sempre degli Alaia si registra una presa di distanza tra l’ex sindaco Salvatore Alaia e l’attuale, su questioni relative al disservizio della Circumvesuviana. L’ex primo cittadino accusa sia l’amministrazione speronese che le altre del Mandamento di disinteresse riguardo i disagi dei pendolari. Nel 2027 sarà una sfida Alaia contro Alaia? E questa volta potrebbe esserci anche il fratello Pasquale che è entrato nell’esecutivo provinciale di Forza Italia. Mentre per la maggioranza uscente tornerebbe in campo Marco Alaia. Manca ancora empo ma almeno su alcuni temi si registra una presa di distanza tra componenti e amministratori comunali appartenenti alla stessa famiglia.
Albino Albano