Strage Acqualonga, chiusa l’istruttoria dibattimentale per il processo dinanzi ai giudici della Corte di Appello di Napoli. Questa mattina in aula sono state ascoltate le dichiarazioni spontanee di Giovanni Castellucci ex amministratore delegato della concessionaria e di Nicola Spadavecchia, dirigente all’epoca dei fatti di Autostrade spa e coinvolti nel processo di secondo grado di uno degli incidenti più gravi mai registrati in Italia.
Castellucci ha ribadito come “il mandato sui 35 progetti previsti dalla delibera 2008 si riferisse non solo alle barriere più datate“. Spadavecchia invece “ha dichiarato dinanzi ai giudici della corte di appello di aver guidato fino al 2009 il Tronco Autostradale e che – fino a quella data – non erano stati segnalati problemi alle barriere autostradali”.
La prossima udienza, adesso, è attesa per il 20 aprile 2023, quando ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore generale di Napoli Stefania Buda nel processo di Appello per la strage di Acqualonga.
La Strage dell’Acqualonga avvenne la sera del 28 luglio 2013: lungo l’autostrada A16, nel territorio del Comune di Monteforte Irpino, un bus precipitò dal cavalcavia a causa della rottura del giunto di trasmissione con conseguente rottura dell’impianto frenante. Su di esso, viaggiavano turisti di Pozzuoli, di ritorno da una giornata trascorsa a Telese Terme e Pietrelcina. Il bilancio fu drammatico: 40 vittime e 8 feriti.
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